Dati ISTAT su problemi di salute e lavoro

Report annuale Salute e Sicurezza sul lavoro


L'Ente di Ricerca pubblico italiano meglio conosciuto come Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), ha esposto nell'annuale “Salute e Sicurezza sul lavoro” l'indagine fatta sui lavoratori che nell'anno 2013 hanno affermato di essere stati vittima di infortunio sul luogo di lavoro o ancora di aver avuto problemi di salute legati allo svolgimento dell'attività lavorativa.
 
Per renderci conto di quanto sia imponente la questione infortuni e malattie professionali nel nostro territorio riportiamo i dati Istat: 714.000 le persone che hanno dichiarato di aver subito almeno un infortunio sul lavoro. Questa popolazione di lavoratori, ricopre soltanto il 2,9% di coloro che hanno svolto un'attività lavorativa nell'ultimo anno. La statistica si divide poi in due sottolineando che 531.000 hanno subito un infortunio sul luogo di lavoro e 193.000 un infortunio nel tragitto casa-lavoro (vedasi anche nostra recente news infortuni in itinere). I dati per il riscontro sull'effettivo numero ci vengono forniti dall'Istituto Nazionale per gli Infortuni (Inail) che riportano per il 2013 695.000 infortuni.
 
Come si vede anche i dati ISTAT nel segnalare una riduzione degli infortuni sul lavoro, che resta significativa anche in relazione alla diminuzione delle ore lavorate, confermano un dato che meriterebbe ulteriori approfondimenti ed indagini, infatti a fronte di una riduzione degli infortuni “lievi” registriamo una costanza del numero degli infortuni gravi e mortali, cioè di quelli che giungono all’attenzione dei Pronto Soccorso con immediata segnalazione all’INAIL.
 
Circa un quarto degli infortunati è stato assente per un periodo compreso fra 4 giorni e le due settimane, il 20,8% ha avuto ripercussioni per un periodo più considerevole compreso fra 1 e 3 mesi, il 12,9% ha subito infortuni di lieve entità, che non hanno comportato giorni di assenza ed infine , l’1,5% degli infortunati non è più stato in grado di riprendere l’attività lavorativa a causa dell’infortunio.
 
Fonte: ISTAT
 
Visitate la nostra pagina sulla sicurezza sul lavoro, in area QSA
20/01/2015

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