07 SET

Circolare Ministero lavoratori fragili covid 19 - nuovo coronavirus

Chiarimenti del Ministero della Salute su fragilità lavoratori e Covid 19, Salute sui luoghi lavoro

 Circolare Ministero del Lavoro n. 13 del 04.09.2020 sull'argomento lavoratori fragili e covid 19 - nuovo coronavirus.

La Circolare del Ministero del Lavoro e della Salute chiarisce, a  seguito di diverse interpretazioni e conseguente incertezza per Datori di Lavoro e Medici Competenti, i fattori da considerare quali maggiorativi per il rischio da nuovo coronavirus Covid 19.

La circolare inoltre contestualizza l’argomento fragilità da Sars-Cov-2 nella ripartenza delle scuole e l'età, rapportandone indicazioni al personale scolastico.

Quali sono i lavoratori fragili maggiormente esposti al rischio covid-19?

Lo stato di fragilità del lavoratore “va individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto”.

In questi termini “non è dunque rilevabile alcun automatismo tra le caratteristiche anagrafiche e di salute del lavoratore e la eventuale condizione di fragilità.

In tale contesto la maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione va intesa congiuntamente alla presenza di comorbilità che possono integrare una condizione di maggior rischio” e quindi, oltre all’età, va considerata la presenza di patologie preesistenti.

La circolare precisa inoltre che i lavoratori in età avanzata (con più di 55 anni) non sono automaticamente dei lavoratori fragili.

Nella circolare interministeriale n. 13 del 04.09.2020 vengono definiti alcuni dati per meglio spiegare il rapporto da rischio Covid e fragilità del soggetto.

Tra questi troviamo che il 96,1% di deceduti Covid presentava uno o più patologie.
Trattasi nel particolare di malattie cronico-degenerative a carico degli apparati cardiovascolare, respiratorio, renale e da malattie dismetaboliche.

Nello specifico le percentuali di deceduti rapportati alle patologie pregresse presenti si riferiscono a:

1. 13,9% una patologia,
2. 20,4% due patologie,
3. 61,8% tre o più patologie;

Oltre alle comorbilità di rilievo riscontate quali quelle a carico del sistema immunitario ed oncologiche.

Rispetto ai dati epidemiologici più recenti e sopra esposti nel particolare vi è l’incidenza della mortalità crescente all’aumento dell’età, in quanto nelle fasce più elevate dell’età lavorativa si manifestano le patologie indicate.
Il rischio di contagio da Covid non è significativamente diverso nelle diverse fasce di età lavorativa.

Contestualizzando fragilità deI lavoratore e maggior rischio Covid nel contesto lavorativo, i lavoratori interessati devono poter richiedere al proprio datore di lavoro l'attivazione di misure di sorveglianza sanitaria specifiche.

Come spiegato nella parte operativa delle linee guida: per le eventuali richieste di visita vi dovrà essere documentazione medica relativa alla patologia diagnosticata.

Richiesta da parte del lavoratore fragile quale procedura specifica di sorveglianza sanitaria, ove i datori di lavoro non sono tenuti alla nomina di medico competente (come per esempio nel settore scolastico), la circolare definisce che ci si può rivolgere a :

• Inail,
• aziende sanitarie locali,
• dipartimenti di medicinale legale e di medicina del lavoro delle università.

Con valutazione del medico vi sarà giudizio di idoneità con indicazioni per l'adozione di “soluzioni maggiormente cautelative per la salute del lavoratore o della lavoratrice per fronteggiare il rischio di Sars-Cov-2, riservando il giudizio di non idoneità temporanea solo ai casi che non consento soluzioni alternative".

Maggiori indicazioni lavoratori fragili e covid nella cricolare interministeriale n. 13 del 04.09.2020 .

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