Statistiche incidenti mortali stradali

Report dell'OMS su numeri e cause del fenomeno

 
Pochi giorni fa l'OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ha stilato un report con il numero totale delle vittime causate da incidenti stradali che per il solo anno 2015 ammonta a 1,25 milioni. La metà degli episodi ha interessato, proprio per la loro vulnerabilità, motociclisti, ciclisti e pedoni; certamente molti fra questi incidenti sono avvenuti nel tragitto casa lavoro, e quindi ricadono nei c.d. infortuni in itinere, o hanno avuto fra gli interessati un lavoratore in servizio, autista di auto o altri veicoli aziendali.
 
Ma quali sono le principali cause? Sicuramente gioca un ruolo fondamentale l'eccesso di velocità, è chiaro da sempre che aumentando la velocità del proprio veicolo raddoppiano anche i tempi di risposta e frenata. Seguono l'uso e l'abuso di alcol e l'uso di sostanze stupefacenti. Cosa succede a chi fa uso di queste sostanze e poi si mette alla guida?
I sintomi sono molteplici, si passa dalla scarsa capacità di rimanere concentrati, alla totale incapacità di apprendere e ricordare informazioni utili, alla perdita temporanea di memoria, all'alterazione dei tempi di azione, fino al passaggio da uno stato euforico alla stanchezza. Questi sono soltanto alcuni dei sintomi dovuti alla guida in stato di evidente alterazione psicofisica da utilizzo di alcol e droghe, ma sicuramente sufficienti per non mettersi mai alla guida.
Altre cause sono la distrazione e la deconcentrazione causata dall'utilizzo di cellulari, che comporta una difficoltà nel mantenere il mezzo nella propria corsia.
 
A preoccupare seriamente le organizzazioni governative e non solo, e motivo per cui sarebbe opportuno avere una maggiore sensibilizzazione, è l'età delle vittime. Il 73% degli incidenti stradali mortali ha colpito uomini e donne con età inferiore ai 25 anni, evidenziando come la probabilità di incidente sia tre volte maggiore per i giovani maschi. ll 48% delle vittime avevano un’età compresa tra i 15 e i 44 anni.
 
Cosa fare per ridurre questo fenomeno, tuttora in leggera ascesa?
Da un punto di vista degli incidenti automobilistici avvenuti per cause lavorative durante l'orario di lavoro, è necessario prevedere campagne ad hoc di formazione e informazione, principalmente su alcol e stupefacenti, e almeno per tutti gli addetti all'utilizzo di mezzi aziendali, corsi di guida sicura, mirati a far conoscere sempre più ai guidatori le caratteristiche di sicurezza dei veicoli e finalizzati ad esercitazioni pratiche di guida in situazioni difficili e  di emergenza.
 
Da un punto di vista normativo in generale, giocano certamente un ruolo fondamentale l'inasprimento delle pene e la certezza delle stesse.
 
Per maggiori informazioni leggete l'articolo completo seguendo il link dell'OMS
 
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22/10/2015

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