Questo lavoro è svolto infatti sempre più spesso da società appaltatrici specializzate, o multi-servizi, che si prendono carico del servizio da svolgere presso vari committenti: uffici, industrie, magazzini, scuole, alberghi, ospedali, condomini, e altri ancora.

 

Gli operatori del settore pulizie sono soggetti ad una serie di malattie professionali, fra cui principalmente i disturbi muscolo-scheletrici (circa il 30-40%), dermatiti e altre patologie della pelle, disturbi e malattie dell'apparato respiratorio.
Questi sono quindi i principali rischi per la salute per i lavoratori delle imprese di pulizia, di cui i Datori di Lavoro devono tenere conto nella valutazione dei rischi.

 

Per quanto riguarda i rischi per la sicurezza, spiccano scivolamento (tipicamente su pavimenti umidi o bagnati), urti, cadute, ed episodi acuti derivanti dalla movimentazione dei carichi, che come abbiamo visto può essere fonte anche di malattia professionale.

Altrettanto rilevanti sono i rischi di tipo chimico e biologico, legato all'uso di prodotti per le pulizie, e da contatto con materiale contaminato, si pensi chi opera negli ospedali, ma anche per chi si occupa delle pulizie ai piani degli alberghi, dove i clienti possono lasciare siringhe o altro materiale contaminato (es. epatite virale, HIV). Si noti che l'indice infortunistico di settore è superiore a quello medio.

 

Per aiutare i datori di lavoro a rispettare tutti gli obblighi cui sono soggetti i datori di lavoro del settore, derivanti principalmente dal D.lgs. 81/08, l'ASL Milano, in occasione di Expo 2015, ha recentemente elaborato un documento utile come linea guida, il quaderno tecnico “La sicurezza nelle imprese di pulizia”, che tratta in modo semplice e sintetico dei principali rischi, e delle misure di prevenzione e protezione più indicate nelle diverse circostanze.

 

Consultate la pagina Sicurezza all'interno della nostra Area QSA