Sicurezza nei cantieri: importanza di registrare infortuni e quasi infortuni

Nuove linee guida regionali promuovono sistemi integrati per prevenzione e monitoraggio

Sicurezza nei cantieri: importanza di registrare infortuni e quasi infortuniLa Regione Lombardia ha recentemente adottato una serie di linee di indirizzo per la sicurezza nei cantieri delle grandi opere, focalizzandosi sulla registrazione e l’analisi sistematica sia degli infortuni veri e propri sia dei quasi infortuni (incidenti avvenuti senza danni concreti) come strumenti fondamentali per comprendere le criticità e prevenire episodi più gravi.

I cantieri, soprattutto quelli riguardanti grandi opere, sono ambienti complessi in cui operano numerose imprese in modo sequenziale. Ciò rende indispensabile una visione d’insieme ben coordinata: ogni azienda coinvolta deve registrare i propri eventi, ma tali dati devono essere integrati nel quadro complessivo del cantiere per consentire analisi robuste e azioni condivise.

Le linee guida richiedono che i dati sugli infortuni siano correlati a informazioni come impresa, ore lavorate e modalità dell’evento, per ottenere indicatori validi e confrontabili.

Un sistema ben progettato permette di identificare con precisione i punti critici: localizzazione dell’evento, gravità, orario, mansione e dinamica. Queste disaggregazioni, se uniformi e complete, rendono più efficace la valutazione del rischio e migliorano la capacità di intervenire tempestivamente.

Quasi infortuni: una risorsa per la prevenzione

Un punto innovativo delle nuove indicazioni riguarda la valorizzazione dei quasi infortuni, cioè quegli eventi che avrebbero potuto causare danni ma che, per una circostanza fortuita o un intervento tempestivo, sono rimasti “senza conseguenze”. Pur non essendo obbligatoria a livello legislativo, la registrazione di questi eventi è fortemente raccomandata, specialmente nei cantieri pubblici e nelle grandi opere.

L’obiettivo è usare tali segnalazioni come indicatori incisivi, permettendo di analizzare le cause latenti e intervenire prima che accada un incidente vero. Il sistema suggerito prevede che, a fine turno, i lavoratori possano comunicare direttamente o tramite rappresentanti la presenza di eventi pericolosi, affinché vengano valutati e integrati nelle analisi preventive.

 È chiarito che questo sistema non deve essere utilizzato per fini punitivi, ma esclusivamente come strumento di miglioramento interno.

Indicatori utili per il monitoraggio

Le linee indicate propongono l’adozione di due indicatori chiave:

  • Indice di frequenza infortunistica: il rapporto tra il numero di infortuni denunciati e il numero di lavoratori attivi nel cantiere, opportunamente normalizzato sul periodo e sul volume di lavoro.

  • Indice di gravità: calcolato come il totale dei giorni persi per infortuni rispetto al numero totale di ore lavorate (in genere moltiplicato per un coefficiente, ad esempio un milione), per valutare l’impatto effettivo.

Questi indicatori, se comparabili fra cantieri o periodi, permettono di misurare l’efficacia delle misure preventive adottate e di confrontare le performance in tema di sicurezza.

Ruoli e responsabilità operative

Secondo le nuove direttive, coordinatore in fase di esecuzione, impresa affidataria e Committente hanno la responsabilità di monitorare costantemente l’andamento infortunistico del cantiere. Ogni incidente deve essere oggetto di analisi in sede di coordinamento, affinché le criticità emergenti siano rapidamente identificate e gestite.

Le autorità competenti, come i Servizi di Prevenzione e Sicurezza delle ATS regionali, sono chiamate a svolgere un ruolo di supporto e controllo, promuovendo l’adozione di sistemi di registrazione conformi e uniformi, soprattutto nei cantieri complessi e di rilevanza strategica.

Benefici attesi e prospettive operative

L’introduzione di questi sistemi rappresenta un passo significativo verso una cultura della prevenzione partecipata, in cui i dati vengono usati in modo proattivo anziché reattivo. I vantaggi attesi sono molteplici: individuazione precoce dei rischi, riduzione degli incidenti, maggiore consapevolezza tra i lavoratori e miglioramento continuo delle condizioni operative.

Tuttavia, affinché il modello funzioni, è essenziale che le imprese investano nella formazione, adottino procedure condivise e promuovano un ambiente in cui segnalare un quasi infortunio non sia vissuto come rischio personale, bensì come contributo utile alla sicurezza collettiva.

In sintesi, le linee guida approvate da Regione Lombardia per i cantieri delle grandi opere mostrano come la registrazione attenta e l’analisi dei dati — compresi gli eventi “mancati” — possano diventare strumenti potenti per prevenire incidenti e costruire ambienti di lavoro più sicuri. Una maggiore efficienza nei sistemi di registrazione e una cultura partecipata della sicurezza sono elementi indispensabili per trasformare la conoscenza in azione concreta.

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06/10/2025

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