Sanzioni per le violazioni sulla normativa Privacy

Relazione annuale dal Garante per la riservatezza dei dati personali

 

relazione privacyL'Autorità Garante per la privacy da anni è costantemente impegnata a porre limiti e garanzie in un settore sempre più in espansione come quello del marketing on-line e del commercio web e non solo.

Negli anni sono stati numerosi gli interventi da parte dell’Autorità che ha cercato di regolamentare i nuovi modelli di crescita economica tutelando e informando nel miglior modo possibile il consumatore finale

Martedì 28 giugno 2016 presso Palazzo Madama in Roma è stata illustrata la relazione sulle attività svolte dal Garante per la Privacy nell’anno 2015 con un importante focus sulle indicazioni fornite circa la prospettive di intervento future attraverso le quali l’Autorità intende muoversi negli anni a venire.

Nella relazione annuale è possibile visionare i principali interventi svolti sui motori di ricerca in tema di maggior controllo e garanzia sull’utilizzo da parte degli utenti. A tal proposito vale la pena ricordare che il nostro Garante è stato tra i primi fra quelli Europei ad aver emanato delle prescrizioni al più famoso motore di ricerca del mondo. Diverse attività sono state svolte verso il mondo Social imponendo il blocco dei profili definiti fake, cioè falsi, con lo scopo di assicurare una maggiore trasparenza verso tutti gli iscritti al social network. 

Anche la Sanità elettronica è stata al centro delle molteplici attività svolte nel corso dell'anno 2015, a tal proposito è stato emanato un elaborato contenente le linee guida per un corretto profilo sul dossier sanitario e sulle corrette modalità di registrazione delle patologie e dello screening neonatale.

Molto importante è stata l’attività di cibersecurity che ha avuto come esito il raddoppiarsi delle comunicazioni sulle violazioni per le banche dati, pervenute all’Autorità che hanno riguardato prevalentemente i servizi di comunicazione elettronica.

Anticipando il nuovo Regolamento Europeo, il Garante ha imposto alle Pubbliche Amministrazioni di comunicare nell’immediato tutti gli incidenti e e le violazioni informatiche occorse nelle varie fasi di lavoro.

Concludiamo riportando alcune cifre che l’attività svolta nell’anno 2015 ha messo in luce: le sanzioni amministrative emanate ammontano a circa 3 milioni e 500 mila euro, i reclami e le segnalazioni in cui l’Autorità ha fornito riscontro sono stati 5000, i ricorsi che hanno riguardato gli istituti di credito, i datori di lavoro, le attività di marketing, e gli editori circa 307. Sono stati emanati 44 pareri richiesti dal Parlamento e del Governo, per le attività svolte dagli organi di Polizia Giudiziaria in tema di sicurezza Nazionale e ben 303 le ispezioni svolte in diverse attività come call center, software house, banche, money transfer ecc..

Per maggiori approfondimenti scaricate la relazione annuale del Garante Privacy tramite il seguente link

Per ulteriori informazioni contattateci e visitate la nostra pagina in tema di Protezione dei Dati Personali, in Area Compliance

07/07/2016

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