Rischio chimico bisfenolo per lavoratori che maneggiano scontrini

Pubblicato uno studio che evidenzia una significativa esposizione

 
L'International Open Access Journal of Prevention and Research in Medicine, ha di recente pubblicato uno studio che riguarda moltissimi lavoratori che tutto il giorno, per il tipo di mansione svolta, maneggiando scontrini fiscali e simili, sono esposti al contatto con una sostanza chimica, più precisamente il bisfenolo A, che è divenuto oggetto di ricerche da parte delle Comunità Scientifica.
L'interessamento alla sostanza incriminata, deriva proprio da una serie di potenziali rischi per la salute per i lavoratori professionalmente esposti, ma esso è oggetto di osservazione, più in generale, ad esemprio da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare.
 
Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica impiegata per la produzione di materie plastiche in policarbonato (PC), resine epossidiche e altri materiali polimerici, e appunto alcuni prodotti cartacei (come la carta termica).
 
Oggetto dello studio è stato un gruppo di lavoratori esposti a rischio chimico da bisfenolo in quanto maneggiavano scontrini senza uso di DPI, confrontati con altro campione di lavoratori che invece manipolavano gli scontrini e altra carta contenente il bisfenolo A proteggendosi con appositi guanti in lattice.
I risultati hanno confermato come i valori di bisfenolo A nel sangue del primo gruppo di lavoratori fossero di gran lunga più elevati rispetto a quelli dei colleghi che indossavano i guanti di protezione. Gli scontrini stampati con carta di questo tipo, già a piccole esposizioni lavorative possono far salire la concentrazione della sostanza nel sangue.
Gli effetti negativi per la salute sono legati all'apparato riproduttore negli adulti, e sullo sviluppo celebrale nei bambini che entrano in contatto con quest'elemento.
 
Anche se l'esposizione principale avviene tramite la carta utilizzata per l'imballaggio di alcuni alimenti, una fonte meno studiata di esposizione è proprio la carta termica per ricevute, utilizzata quotidianamente da molte persone nei supermercati, ma anche in altri esercizi commerciali e nelle stazioni di servizio.
Al fine dunque di prevenire il rischio chimico a cui i lavoratori possono essere esposti, è utile ribadire che la prevenzione, che parte da una corretta valutazione del rischio, e l'applicazione delle coerenti misure di prevenzione protezione, quali l'utilizzo di appositi DPI, la formazione e l'informazione rimangano gli unici strumenti in grado di prevenire possibili problematiche future di salute per tutti i lavoratori professionalmente a rischio. In molti casi è possibile eliminare questo rischio alla fonte, acquistando carta termica senza bisfenolo A (BPA free), come peraltro stanno già facendo importanti aziende della grande distribuzione.
 
Il Datore di Lavoro deve quindi provvedere secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008e più precisamente dal Titolo IX, alla corretta valutazione di questo rischio.
 
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25/09/2014

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