Rapporto One Health 2021: zoonosi e malattie alimentari in aumento

Rapporto EFSA e ECDC registra aumenti di contagio, tuttavia inferiori rispetto a pre-pandemia

Rapporto One Health 2021: zoonosi e malattie alimentari in aumentoCome riportato dall'ultimo rapporto dell'Unione Europea "One Health" sulle zoonosi, curato da EFSA (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) e l'ECDC (Centro europeo per la prevenzione e cura delle malattie infettive), l'anno 2021 ha visto registrarsi un generale aumento di focolai di zoonosi e malattie a trasmissione alimentare rispetto al 2020.

Nel 2021, la prima e la seconda zoonosi più segnalate negli esseri umani sono state la campylobacteriosis e la salmonellosi, mentre la yersiniosi è stata la terza zoonosi più segnalata negli esseri umani, seguita da Escherichia coli.

Importante evidenziare anche che i livelli seppur in aumento rimangono minori rispetto al periodo pre-pandemico.

Rapporto One Health 2021: zoonosi e focolai malattie alimentari

Secondo il rapporto appena pubblicato da EFSA e ECDC, l'anno appena trascorso ha segnato un incremento di casi di focolai di malattie origine alimentare, e circa il 20% di questi focolai sono stati causati da Salmonella.
I focolai vengono considerati tali solo quando almeno due persone vengono contaminate dalla stessa malattia proveniente dallo stesso alimento.
La maggior fonte di trasmissione della salmonellosi sono state uova, ovoprodotti e alimenti misti, ossia pasti composti da vari ingredienti.
Ciononostante, il trend complessivo 2017-2021 non ha mostrato nessun incremento o diminuzione significativi.

La flessione dei casi di trasmissione di tutte le malattie alimentari, seppur in aumento rispetto all'anno 2020, ma comunque minore rispetto agli anni pre-pandemia è senz'altro dovuta alle misure anti contagio da Covid-19 ancora in essere per tutto l'anno interessato (2021).

Ad eccezione di questa flessione emerge un dato interessante, infatti i focolai causati da Listeria monocytogenes (23) sono i più alti mai riportati, tuttavia questo dato potrebbe essere collegato non ad un aumento dei casi di contagio ma da un affinamento delle tecniche utilizzate dagli esperti scientifici per la sequenzazione del genoma e quindi a più precisa individuazione del batterio responsabile.

Nel rapporto One Health si fanno riferimento anche ai casi di malattie zoonotiche che non sono per forza collegati a focolai, come la campilobatteriosi, che rimane la zoonosi più frequente, per la quale si registra un aumento che porta a 127 840 i casi segnalati rispetto ai 120 946 del 2020.

Per consultare il Rapporto One Health cliccare qui.

14/12/2022

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