Patologie cardiovascolari, infortuni e malattie professionali

Analisi e prevenzione, uno studio dell'INAIL

Patologie cardiovascolari infortuni malattie professionali sorveglianza sanitaria Un'importante studio condotto dall'INAIL, Istituto Nazionale per l'Assicurazione Infortuni sul Lavoro, ha messo in evidenza qual'è la distribuzione delle patologie cardiovascolari in Italia, fra infortuni e malattie professionali, settori produttivi, genere, età, ecc. e quali sono le misure più efficaci per la prevenzione, in questo ambito molto rilevante nel panorama della sicurezza e della salute dei lavoratori.
 
In particolare i dati riportati nel database INAIL, dimostrano che su un totale di 2.485 casi di infortunio denunciati fra il 2008 e il 2012 che coinvolgono il sistema cardiovascolare dei lavoratori, 1.309 sono stati riconosciuti, con cause da attribuire a corrente elettrica, calore, sostanze chimiche, radiazioni, contusioni e lesioni traumatiche da sforzo.
La distribuzione di genere non lascia alcun dubbio su quale tra i due sessi è maggiormente esposto: il 74% degli eventi si è verificato nei maschi e il 24% nelle femmine.
 
Per quanto riguarda le malattie professionali correlate all'apparato cardiovascolare, soltanto il 20% di quelle denunciate viene riconosciuto; per la maggior parte dei casi si tratta della Sindrome di Raynaud, diffusa fra gli addetti all'agricoltura.
Quali sono gli altri i settori più a rischio? Il settore industriale in genere, quello dei trasporti, e le attività manifatturiere nel settore delle costruzioni.
 
I dati dello studio sembrano dimostrare che la maggior parte delle malattie professionali che coinvolgono il sistema cardiovascolare, differentemente da quanto avviene con gli infortuni, non producono conseguenze lievi oppure fatali (quindi ai due estremi opposti in una scala di gravità), ma sono causa di danni di tipo permanente.
 
Con riguardo all'età, la fascia a maggior rischio è risultata esserefra i 35 e i 64 anni.
 
Cosa fare per la prevenzione? Per ciò che concerne gli infortuni, lo strumento più efficace a nostra disposizione è il rispetto delle normative di sicurezza, il corretto utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale), dell'ergonomia (con riferimento alle lesioni da sforzo).
Con riguardo alle malattie professionali cardiovascolari, per la sindrome di Raynaud esistono misure di prevenzione specifiche, come ad esempio ridurre l'utilizzo di stumenti che espongono a vibrazioni, mentre a livello generale è certamente utile una corretta valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato.
 
Un ruolo molto importante, per tutte le tipologie patologiche, è riservato chiaramente all'impementazione di opportuni programmi di formazione e informazione, indispensabili per l'applicazione piena ed efficace delle altre misure preventive.
E' infine di rilevante importanza la sorveglianza sanitaria, obbligatoria per tutti quei lavori ritenuti a rischio per la salute, per quelli espressamente elencati dalla normativa oppure quando la valutazione dei rischi ne sottolinei la necessità. Ovviamente fondamentale il rispetto delle prescrizioni eventualmente indicate dal medico compentete aziendale.
 
Un buon programma di prevenzione e protezione quindi, realizzato nel rispetto della normativa vigente, deve essere studiato senza trascurare aspetti cosi significativi legati alla salute e sicurezza dei lavoratori.
 
 
Visitatate la nostra pagina sulla sicurezza sul lavoro, all'intero dell'area HSE
 
10/10/2014

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