Nuovo decreto-legge per la sicurezza sul lavoro: cosa cambia oggi

Introduzione di badge digitali nei cantieri, inasprimento sanzioni, rafforzamento ispezioni per migliorare tutela salute nei luoghi di lavoro

Nuovo decreto-legge per la sicurezza sul lavoro: cosa cambia oggiIl Governo, in data 28 ottobre 2025, ha approvato in Consiglio dei Ministri un decreto-legge urgente contenente misure per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in materia di protezione civile. Il provvedimento, articolato in 18 articoli, introduce una serie di modifiche che coinvolgono in particolare i settori edilizio e agricolo, con l’obiettivo di ridurre il numero di infortuni e rafforzare la cultura della prevenzione.

La bozza del decreto evidenzia un insieme di interventi mirati al rafforzamento dei controlli, alla digitalizzazione dei processi di tracciamento dei lavoratori e alla revisione delle sanzioni per le imprese non conformi.

Ambiti di intervento e obiettivi principali

Il decreto punta a rafforzare la cultura della sicurezza, ad aumentare la prevenzione e a promuovere le buone pratiche all’interno delle aziende. Tra le novità più significative rientrano:

  • la revisione delle aliquote INAIL e dei contributi agricoli a partire dal 1° gennaio 2026;

  • l’obbligo, per le imprese agricole, di dimostrare l’assenza di condanne o sanzioni in materia di sicurezza nei tre anni precedenti per accedere a determinati fondi;

  • un rafforzamento della vigilanza da parte dell’INAIL e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro;

  • l’estensione dell’obbligo formativo per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.

Inoltre, il decreto prevede un innalzamento dei requisiti per gli enti di formazione accreditati e nuove disposizioni riguardanti la copertura assicurativa degli studenti impegnati nei percorsi “scuola-lavoro”. Quest’ultima sarà estesa anche al tragitto casa-scuola-lavoro, con l’introduzione di borse di studio per i superstiti di lavoratori deceduti per infortunio o malattia professionale.

Un’altra misura di rilievo è l’obbligo, per le imprese con più di 15 dipendenti, di adottare modelli organizzativi di prevenzione dei “near miss”, cioè dei mancati infortuni. Tali modelli saranno premiati con incentivi economici per le aziende virtuose, mentre le realtà non conformi rischieranno sanzioni più severe e controlli più stringenti.

Badge digitale e “patente a crediti”: due strumenti chiave del nuovo sistema

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione del badge digitale nei cantieri. Il provvedimento prevede che tutte le imprese operanti in appalto e subappalto, sia in ambito pubblico che privato, forniscano ai propri dipendenti una tessera di riconoscimento con codice univoco anticontafazione.
Questo badge potrà essere disponibile anche in formato digitale, integrato con il sistema informativo SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), e consentirà di monitorare i flussi di manodopera nei cantieri, contrastando il lavoro irregolare e migliorando la tracciabilità.

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione saranno definite le modalità operative di controllo e monitoraggio, insieme alle tecnologie utilizzabili per la sorveglianza digitale dei cantieri.

Accanto al badge, viene introdotta la “patente a crediti” per le imprese, basata su un sistema di punti assegnati o decurtati in funzione del rispetto delle norme di sicurezza.
Le violazioni comporteranno decurtazioni automatiche dei crediti all’atto della notifica del verbale di accertamento. Le Procure della Repubblica dovranno inoltre trasmettere tempestivamente all’Ispettorato Nazionale del Lavoro le informazioni relative alle infrazioni, al fine di garantire un monitoraggio continuo e coordinato.
Le sanzioni previste dal decreto sono state inasprite: ad esempio, l’importo minimo passa da 6.000 a 12.000 euro per le violazioni più gravi.

Struttura e contenuti del nuovo decreto

La bozza del provvedimento si compone di 18 articoli, ciascuno dedicato a specifiche aree di intervento:

  • Articolo 1: revisione delle aliquote INAIL e dei contributi agricoli;

  • Articolo 2: aggiornamento della Rete del lavoro agricolo di qualità;

  • Articolo 3: badge digitale, patente a crediti e vigilanza sugli appalti;

  • Articolo 4: potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e del Comando Carabinieri Tutela Lavoro;

  • Articoli 5 e 6: formazione e accreditamento dei soggetti formatori;

  • Articolo 7: tutela assicurativa INAIL e sicurezza nei percorsi scuola-lavoro;

  • Articolo 8: borse di studio ai superstiti di infortuni sul lavoro;

  • Articoli 9–13: disposizioni su personale medico, indennizzi e gestione amministrativa INAIL;

  • Articoli 14–18: semplificazione dei controlli ispettivi e rafforzamento della sorveglianza sanitaria.

L’impianto complessivo del decreto mira a rendere più efficiente e centralizzato il sistema di prevenzione, creando un collegamento diretto tra imprese, organi ispettivi e banche dati digitali.

Implicazioni operative per le imprese e i professionisti

Per i consulenti e i responsabili dei sistemi di gestione qualità e sicurezza, queste misure richiedono un adeguamento dei processi aziendali e una revisione delle procedure interne.
L’introduzione del badge digitale implica la necessità di integrare nuovi sistemi di monitoraggio dei lavoratori e di aggiornare le policy aziendali in materia di appalti e subappalti.
Allo stesso modo, la patente a crediti spinge le imprese a una maggiore responsabilizzazione nella prevenzione, poiché ogni infrazione può incidere sulla loro capacità di operare nel mercato.

Le aziende dovranno inoltre dimostrare la conformità documentale e procedurale durante i controlli dell’Ispettorato del Lavoro, che potrà intensificare la propria attività grazie al rafforzamento del personale e alla digitalizzazione delle verifiche.
Dal punto di vista organizzativo, sarà fondamentale adottare modelli gestionali integrati, basati su sistemi ISO come la 45001 per la sicurezza sul lavoro e la 9001 per la qualità, capaci di assicurare tracciabilità, prevenzione e miglioramento continuo.

Infine, il decreto sottolinea l’importanza della formazione obbligatoria estesa e della prevenzione dei near miss, due strumenti che consentono di anticipare i rischi e valutare l’efficacia delle misure adottate.

Conclusione

Il nuovo decreto sicurezza rappresenta un passo importante verso un sistema più moderno e digitale di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le sue principali innovazioni – dal badge digitale alla patente a crediti, fino al rafforzamento delle ispezioni e della formazione – puntano a migliorare la tracciabilità, la trasparenza e la responsabilità delle imprese. Tuttavia, la reale efficacia delle misure dipenderà dalla rapida attuazione dei decreti applicativi, dalla collaborazione tra istituzioni e imprese, e dalla capacità delle aziende di adattare i propri sistemi di gestione alle nuove regole.

Il messaggio che emerge è chiaro: la sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo normativo, ma un valore strategico che richiede impegno costante, cultura organizzativa e strumenti tecnologici all’altezza delle sfide del futuro.

Se la tua azienda vuole adeguarsi tempestivamente alle nuove disposizioni del decreto sicurezza 2025, migliorare la gestione della formazione, della vigilanza interna e dei modelli organizzativi di prevenzione, i nostri consulenti possono supportarti con analisi, piani di aggiornamento e formazione personalizzata.

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30/10/2025

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