Nuovi reati ambientali 2015 - 231/01

Legge n° 68 del 22/05/2015, delitti contro l'Ambiente

 
Sono noti alle cronache i fatti relativi alla "Terra dei fuochi", ma anche di altri casi simili purtroppo, dove l'attività dell'uomo ha devastato la natura e provocato un aumento del numero di casi di malattie tumorali e non. Queste gravi situazioni e la forte attenzione dei media, con conseguente coinvolgimento e preoccupazione della popolazione, hanno probabilmente generato la spinta propulsiva necessaria per il varo di questa importante riforma.
Per ovviare a questo grosso problema è stata infatti emanata una Legge specifica, la L. n. 68 del 22 maggio 2015, che ha l'obiettivo di contrastare in modo severo tutte le attività illecite che sono state messe in campo dalle molteplici organizzazioni criminali e che riguardano la gestione non regolare dei rifiuti e dei prodotti pericolosi in generale.
 
Cosa cambia rispetto alle disposizioni passate con l'arrivo della Legge 68/2015?
Aspetto di fondamentale importanza riguarda sicuramente il raddoppio dei termini di prescrizione del reato per i nuovi delitti, è stata prevista la possibilità che le pene possano essere ridotte nel caso in cui vi siano evidenti atti di risanamento del danno ambientale cagionato. Altra novità è quella che riguarda la confisca dei beni del condannato oltre all'obbligo di recupero e al ripristino dello stato dei luoghi che hanno subito deterioramenti in seguito a inquinamento.
 
L’articolo 2 ha aumentato le sanzioni per le violazioni che riguardano il commercio delle specie animali e vegetali in via di estinzione.
Sono state introdotte disposizioni sulla responsabilità degli Enti ex D.lgs. 231/01, con la possibilità di vedersi sospese o revocate le autorizzazioni e/o le licenze fino all'esclusione di finanziamenti, a carico dell'ente che ha commesso tali reati di natura ambientale.
La nuova legge ha previsto aggravanti se i delitti di natura ambientale sono commessi in forma associativa ovvero quando un reato commesso ha proprio la finalità di commettere un vero e proprio reato ambientale.
 
La parte innovativa di maggior spicco riguarda sostanzialmente la previsione di nuove forme di reato ambientale inserite nell'art.1 ovvero:
-ispezione di fondali marini
-disastro ambientale
-impedimento del controllo
-omessa bonifica
-inquinamento ambientale
-traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività.
 
Per rendere ancora più comprensibili le novità e i miglioramenti agli articoli già esistenti il Senato della Repubblica Italiana ha prodotto un dossier collegato al progetto di Legge [PDF file - 744.24 KB] che può essere consultato per tutti gli approfondimenti del caso.
 
Per maggiori informazioni visualizzate e scaricate il testo integrale della nuova legge di riforma ambientale 2015.
 
Visitate la nostra pagina in materia di Ambiente, all'interno dell'Area Qualità Sicurezza e Ambiente.
04/06/2015

Tutte le news

Contatta ora GMT per informazioni o preventivi!

Ti rispondiamo entro 24 ore lavorative

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'