News GMT Consulting
La nuova norma internazionale rende le indagini fonometriche più rigorose e richiede valutazioni più accurate e aggiornate
Il rumore rappresenta uno dei principali rischi fisici negli ambienti di lavoro. L’esposizione prolungata a livelli elevati può causare danni irreversibili all’udito, oltre a effetti extrauditivi come stress, disturbi cardiovascolari, cali di concentrazione e riduzione della produttività.
Proprio per questo il D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione accurata del rischio rumore, con aggiornamenti periodici.
Oggi la pubblicazione della nuova UNI EN ISO 9612:2025 introduce criteri più stringenti e metodologie più approfondite per determinare l’esposizione al rumore dei lavoratori, ridefinendo tempi, modalità e documentazione necessari.
Le novità principali della UNI EN ISO 9612:2025
La norma internazionale, che sostituisce la precedente edizione del 2011, stabilisce le metodologie di riferimento per la misurazione e la valutazione dell’esposizione quotidiana al rumore. Le novità più rilevanti sono:
-
Maggiore accuratezza nelle misurazioni: viene richiesta un’analisi più dettagliata delle attività lavorative (approccio task-based) e dei gruppi omogenei di esposizione.
-
Numero minimo di misurazioni: si introduce un criterio più rigido per garantire la rappresentatività statistica dei dati, con obbligo di campionamenti multipli.
-
Documentazione più completa: oltre ai risultati numerici, la relazione deve descrivere in modo trasparente i criteri di misurazione, la scelta dei lavoratori campione, le condizioni ambientali e l’analisi dell’incertezza.
-
Gestione dell’incertezza di misura: diventa elemento imprescindibile della valutazione, in linea con i principi metrologici internazionali.
Questi cambiamenti hanno lo scopo di uniformare le pratiche a livello europeo e internazionale, garantendo valutazioni comparabili e scientificamente solide.
Nuova UNI EN ISO 9612:2025: impatti per le aziende
L’applicazione della nuova UNI EN ISO 9612:2025 implica che le valutazioni fonometriche siano più onerose, in termini di tempi, risorse e competenze richieste.
I datori di lavoro dovranno affidarsi a tecnici qualificati, in grado di applicare correttamente le procedure e di utilizzare strumentazione di classe 1 tarata.
Tuttavia, questa apparente maggiore complessità si traduce in vantaggi concreti:
-
Maggiore tutela per i lavoratori, che beneficiano di controlli più precisi e di misure di prevenzione più mirate.
-
Riduzione del rischio di sanzioni: una valutazione conforme e ben documentata protegge l’azienda da contestazioni.
-
Migliore organizzazione interna: il processo di monitoraggio continuo del rumore diventa parte integrante della gestione aziendale della sicurezza.
Nuova UNI EN ISO 9612:2025: la normativa
La normativa italiana già prevede che la valutazione del rischio rumore debba essere aggiornata almeno ogni 4 anni, oppure prima se cambiano mansioni, macchinari, ambienti o se lo richiede il Medico Competente.
Con le nuove indicazioni ISO, l’aggiornamento assume un valore ancora più centrale, perché solo un monitoraggio periodico e documentato consente di rispettare i requisiti di legge e di prevenire danni alla salute dei lavoratori.
Non va dimenticato che il rumore è tra le cause più comuni di malattie professionali riconosciute. L’ipoacusia da lavoro è ancora oggi una delle principali patologie denunciate, ma l’impatto del rumore va ben oltre l’udito: aumenta i livelli di stress, peggiora la qualità del sonno, riduce la concentrazione e può determinare cali di produttività fino al 60-65%.
Per questo le istituzioni internazionali hanno voluto rafforzare il quadro tecnico di riferimento.
Se da un lato le aziende dovranno affrontare valutazioni più impegnative, dall’altro la nuova UNI EN ISO 9612:2025 rappresenta un’occasione per trasformare un obbligo normativo in un’opportunità di crescita organizzativa. Una gestione consapevole del rischio rumore:
-
rafforza la cultura della sicurezza;
-
migliora l’immagine aziendale verso clienti e stakeholder;
-
contribuisce alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa.
La nuova UNI EN ISO 9612:2025 rende la valutazione del rischio rumore un passaggio ancora più importante per la sicurezza dei lavoratori e per il rispetto del D.Lgs. 81/2008.
Scopri come GMT Consulting può supportarti con indagini fonometriche complete, aggiornate e conformi alle ultime normative.
Scopri la nostra pagina sul servizio di valutazione del rischio rumore
Tutte le news
Contatta ora GMT per informazioni o preventivi!
Ti rispondiamo entro 24 ore lavorative