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Direttiva storica con sanzioni più severe e nuovi reati per contrastare la criminalità ambientale
Il 27 febbraio 2024 il Parlamento Europeo ha approvato una nuova Direttiva che rappresenta una svolta nella lotta contro i crimini ambientali.
L'obiettivo è quello di rafforzare la protezione dell'ambiente attraverso l'introduzione di sanzioni più severe e l'ampliamento del novero dei reati perseguibili.
L'approvazione della Direttiva rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la criminalità ambientale, Unione Europea dimostra concretamente il proprio impegno nella tutela dell'ambiente e nella promozione di una società più sostenibile.
La Direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri avranno 2 anni per recepire le norme nella propria legislazione.
Nuova Direttiva UE crimini ambientali: nuovi reati
La Direttiva approvata il 27 febbraio scorso dal Parlamento Europeo introduce nuovi reati ambientali, tra cui:
Oltre a quanto sopra citato la Direttiva introduce i "reati qualificati", ossia quelli che causano la distruzione di un ecosistema, come gli incendi boschivi su vasta scala o l'inquinamento diffuso di aria, acqua e suolo.
Nuova Direttiva UE crimini ambientali: nuove sanzioni
Come già anticipato la Direttiva UE non sono introduce nuovi reati, ma anche nuove sanzioni per i tragsressori, come:
Nuova Direttiva UE crimini ambientali: formazione e raccolta dati
Oltre all'introduzione di nuovi reati e sanzioni più severe, la Direttiva europea sulla criminalità ambientale prevede una serie di misure volte a rafforzare la tutela dell'ambiente a 360 gradi.
In queste misure vi è l'obbligo di organizzare corsi di formazione specializzati per forze dell'ordine, giudici e pubblici ministeri, redigere strategie nazionali e organizzare campagne di sensibilizzazione contro la criminalità ambientale.
Tutte queste misure hanno lo scopo di promuovere una migliore cultura ambientale per tutti i cittadini e gli stakeholders dei Paesi EU.
Infine è importante evidenziare che la Direttiva europea sulla criminalità ambientale sottolinea l'importanza di una raccolta dati armonizzata e sistematica. I dati sui reati ambientali raccolti dai governi dell'UE avranno un duplice ruolo:
Per consultare direttamente la fonte del nostro articolo, accedere da questo link al sito del Parlamento Europeo.
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