Linee guida rischi da esposizione a Fibre Artificiali Vetrose

FAV Linee Guida 2015 Conferenza Stato-Regioni


La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’intesa riguardo le linee guida per i rischi da esposizione alle FAV (Fibre Artificiali Vetrose), che indicano come valutare il rischio, e le misure di prevenzione più appropriate per le diverse situazioni.
Lo strumento, utile punto di riferimento su una materia da non sottovalutare (ricordiamo tutti meglio probabilmente gli effetti di altre fibre, quelle dell'amianto) contiene una guida operativa per l'utilizzo in sicurezza delle FAV, compresa una corretta gestione dei rifiuti, e un'elencazione dei potenziali effetti sulla salute di questi materiali.
 
L’acronimo FAV (Fibre Artificiali Vetrose) sta ad indicare un esteso insieme di fibre inorganiche largamente impiegate, soprattutto in edilizia, e con forte incremento a seguito della messa al bando dell'amianto. Esse infatti hanno notevoli proprietà di isolamento termico e acustico, e quindi sono materiali sempre più richiesti ed utilizzati, in adempimento ai nuovi standard per le prestazioni energetiche e acustiche che gli edifici devono garantire.
I più noti materiali di questo genere sono probabilmente la lana di roccia e la lana di vetro, ma ne esistono molti altri. Una importante distinzione deve essere fatta fra “lane minerali artificiali” e “fibre ceramiche refrattarie” . Il D.lgs. 81/2008 fa ricadere le prime nel campo di applicazione del Capo I ‘Protezione da agenti chimici’, le seconde sono invece classificate come cancerogene di categoria 1 B, pertanto sono regolate dal capo II ‘Protezione da agenti cancerogeni e mutageni’.
 
L'esposizione alle FAV negli ambienti di lavoro è maggiormente diffusa in edilizia per isolamento termico e acustico, nell'industria per isolamento degli impianti, e nel settore dei trasporti sempre per uso isolamento termoacustico.
L'esposizione può avvenire in diverse fasi produttive, ad esempio:
- demolizione, bonifica, e smaltimento di manufatti esistenti
- immagazzinamento e trasporto, stoccaggio in cantiere
- produzione e lavorazioni successive
 
In virtù della peculiarità delle FAV di penetrare in profondità nell'organismo attraverso le vie respiratorie, quando esse si trovano in sospensione nell'aria (c.d. fibre respirabili) al pari dell'amianto, esse sono in grado di produrre danni anche gravi alla salute, quali:
 
- irritazione di pelle e mucose
- infiammazione dei polmoni
- formazioni cancerogene
 
In relazione quindi ai rischi e alla diffusione di questi materiali, la Conferenza Stato-Regioni ha sancito intesa approvando le Linee Guida “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l'applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute
Il lavoro, approvato nella seduta del 25/3/2015, afferma innanzitutto che il progresso scientifico e normativo hanno reso ormai obsolete le “linee guida per il corretto impiego delle fibre di vetro isolanti”, di cui alla Circolare del Ministero della Sanità n. 23 del 25/11/1991”, che non sono quindi da ritenersi più applicabili. Il nuovo documento si pone quindi come strumento operativo di riferimento per la valutazione dei rischi da FAV, sia per i datori di lavoro, sia per gli Organi di Vigilanza preposti ai controlli.
 
Il provvedimento con allegate le linee guida Linee Guida per la gestione delle FAV è scaricabile direttamente in formato pdf a questo link
 
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21/04/2015

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