21
APR
News GMT Consulting
FAV Linee Guida 2015 Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza
Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano ha
sancito
l’intesa riguardo
le linee guida per
i
rischi da
esposizione
alle FAV
(Fibre
Artificiali Vetrose),
che indicano come valutare il rischio,
e le misure di prevenzione più
appropriate per le diverse situazioni.
Lo strumento, utile punto di riferimento su una materia da non sottovalutare (ricordiamo tutti meglio probabilmente gli effetti di altre fibre, quelle dell'amianto) contiene una guida operativa per l'utilizzo in sicurezza delle FAV, compresa una corretta gestione dei rifiuti, e un'elencazione dei potenziali effetti sulla salute di questi materiali.
Lo strumento, utile punto di riferimento su una materia da non sottovalutare (ricordiamo tutti meglio probabilmente gli effetti di altre fibre, quelle dell'amianto) contiene una guida operativa per l'utilizzo in sicurezza delle FAV, compresa una corretta gestione dei rifiuti, e un'elencazione dei potenziali effetti sulla salute di questi materiali.
L’acronimo FAV
(Fibre Artificiali Vetrose) sta ad indicare un
esteso insieme di fibre inorganiche largamente impiegate,
soprattutto in edilizia, e con forte incremento a seguito della messa
al bando dell'amianto. Esse infatti hanno notevoli proprietà di isolamento termico e acustico,
e quindi
sono materiali sempre più richiesti ed utilizzati, in adempimento ai
nuovi standard per le prestazioni energetiche e acustiche che gli
edifici devono garantire.
I
più noti materiali di questo genere sono probabilmente la lana di
roccia e la lana di vetro, ma ne esistono molti altri. Una importante
distinzione deve essere fatta fra “lane minerali
artificiali” e
“fibre ceramiche refrattarie” . Il D.lgs. 81/2008 fa ricadere le
prime nel campo di applicazione del Capo I ‘Protezione da agenti
chimici’, le seconde sono invece classificate come cancerogene
di categoria 1 B, pertanto sono regolate dal capo II ‘Protezione
da agenti cancerogeni e mutageni’.
L'esposizione
alle FAV negli ambienti di lavoro è maggiormente diffusa in edilizia per isolamento
termico e acustico,
nell'industria
per isolamento
degli
impianti, e nel settore dei trasporti sempre per uso
isolamento termoacustico.
L'esposizione può
avvenire in diverse fasi produttive, ad esempio:
- demolizione,
bonifica, e smaltimento di manufatti esistenti
- immagazzinamento e
trasporto, stoccaggio in cantiere
- produzione e
lavorazioni successive
In virtù della
peculiarità delle FAV di penetrare in profondità nell'organismo
attraverso le vie respiratorie, quando esse si trovano in sospensione
nell'aria (c.d. fibre respirabili) al pari dell'amianto, esse sono in
grado di produrre danni anche gravi alla salute, quali:
- irritazione di
pelle e mucose
- infiammazione dei
polmoni
- formazioni
cancerogene
In relazione quindi
ai rischi e alla diffusione di questi materiali, la Conferenza
Stato-Regioni ha sancito intesa approvando le Linee Guida “Le
Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l'applicazione della
normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di
prevenzione per la tutela della salute”
Il lavoro, approvato
nella seduta del 25/3/2015,
afferma innanzitutto che il progresso scientifico e normativo hanno
reso ormai obsolete le “linee guida per il corretto impiego
delle fibre di vetro isolanti”, di cui alla Circolare
del Ministero della Sanità n. 23 del 25/11/1991”,
che non sono quindi da ritenersi più applicabili. Il nuovo documento
si pone quindi come strumento operativo di riferimento per la
valutazione dei rischi da FAV, sia per i datori di lavoro, sia per
gli Organi di Vigilanza preposti ai controlli.
Il provvedimento con
allegate le linee guida Linee Guida per la gestione delle FAV è scaricabile direttamente in formato pdf a questo link
Visitate la nostra
pagina sulla sicurezza sul lavoro, in Area QSA
21/04/2015
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