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News GMT Consulting
Aggiornamento da Regione Lombardia
In Italia il 65% dei lavoratori svolge mansioni con movimenti ripetitivi degli arti superiori per almeno 2 ore al giorno (periodo lavorativo calcolato sulle 8 ore di lavoro), attività che, insieme al traino-spinta, la movimentazione manuale dei carichi, e le posture incongrue, costituiscono il sovraccarico biomeccanico cui il lavoratore è sottoposto, fonte di rischio che deve essere attentamente valutata, secondo standard definiti.
Fonti
autorevoli in materia come l'Inail - Istituto Nazionale infortuni
sul lavoro - hanno previsto che nei prossimi anni il numero delle malattie professionali subirà un picco sia nelle domande per
l'accesso alla richiesta di malattia professionale sia per quanto
riguarda la parte riabilitativa che i lavoratori affetti da questi
disturbi dovranno affrontare, con
conseguenti costi per la comunità e per le aziende.
Per
raggiungere al più presto gli obiettivi di sicurezza e salute
fissati dal Piano Regionale 2014-2015, la Regione Lombardia ha
approvato in data 23 settembre 2015 il Decreto n° 7661 che ha per
oggetto le "Linee Guida Regionali per la prevenzione delle patologie
muscolo-scheletriche". Tale Atto aggiorna un precedente Decreto del
Direttore Generale della Sanità n° 3958 del 22-09-2009.
Al
passo con il progresso medico e scientifico, il summenzionato
Decreto, composto da 10 capitoli più i 7 allegati di cui soltanto il
secondo è stato modificato, vuole essere uno strumento di
prevenzione adeguato e adeguato ai tempi viste le ormai
consolidate esperienze acquisite in materia.
Quali
sono le principali novità rispetto al vecchio documento?
-
Nel primo capitolo, anche se non in maniera completa sottolinea la
Regione Lombardia, è stata inserita una tabella dei principali
fattori di rischio lavorativo e non che determinano tale patologia.
Viene
dedicata particolare attenzione a tutti quei fattori di rischio
lavorativo che determinano un sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori in relazione alla durata e alla esposizione.
Quali
sono questi fattori di rischio? Uso di forza, ripetitività dei
gesti, posture incongrue e infine carenza del periodo di riposo.
Ai
principali fattori di rischio se ne possono aggiungere altri sempre
di natura lavorativa che vengono definiti complementari.
-
è stata inserita una seconda tabella, innovativa, che riporta le principali mansioni lavorative che possono esporre al rischio di
contrarre malattie professionali
come ad esempio gli addetti alla catena di montaggio e assemblaggio
cavi, addetti al confezionamento, addetti alle cucine e alle pulizie
ecc.... Non potevano mancare dalla lista aggiornata anche gli addetti
al taglia e cuci che svolgono il proprio lavoro all'interno
dell'industria tessile e della moda, vero e proprio settore di punta
per la Regione Lombardia e non solo.
-
Nelle linee guida, appositamente elaborate per i protagonisti del
Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale è possibile trovare
tutti i riferimenti normativi dedicati a questo quest'importante tema
oggetto di valutazione del rischio, finalizzata poi all'assunzione di
interventi preventivi immediati da mettere in campo per contenere
l'ascesa del fenomeno, e definire veri e propri limiti di
accettabilità relazionati alle conoscenze ultime disponibili.
Scaricate decreto con
il testo completo [PDF Adobe Acrobat - 802.9 KB] delle Linee guida per la prevenzione delle patologie
muscolo-scheletriche
Visitate
la nostra pagina sul sovraccarico biomeccanico, nell'ambito dell'Area
sicurezza sul lavoro
13/10/2015
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