Le raccomandazioni per prevenire l'influenza 2014-2015

Pubblicata la Guida del Ministero della Salute sull'influenza


La valutazione del rischio biologico: il virus dell'influenza

raccomandazioni influenza 2015La valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro deve comprendere tutti i rischi, fra cui quello biologico, e uno dei virus più comuni da prevenire è proprio quello dell'influenza, nelle sue varie forme, che non risparmia certamente nessun'azienda.
 
Dopo la rapidissima diffusione di casi di pandemia influenzale dagli originali focolai di infezione del Messico e degli Stati Uniti d'America alla maggior parte dei paesi del mondo e sulle conseguenze del virus A (H1N1) su cui si è rivolta fortemente l'attenzione mediatica, negli ultimi anni, si è avuta una maggiore consapevolezza di questi rischi e di come affrontarli, anche nelle imprese e in tutti i luoghi di lavoro.
 
Molti Istituti che si occupano di Prevenzione e Salute sul lavoro, come il Dipartimento della Salute e Sicurezza sul Lavoro negli Stati Uniti (OSHA, Occupational Safety & Health Administration), e in Italia Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l'INAIL, hanno dedicato alla tematica dell'influenza pagine web che raccolgono e diffondono informazioni sulle attività lavorative maggiormente a rischio, e sulle procedure da utilizzare per ridurre il più possibile la diffusione della malattia nei luoghi di lavoro.
 
A tal proposito, il Ministero della Salute ha pubblicato recentemente una Guida dal titolo: “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2014-2015” che può essere un valido supporto per coloro che si occupano della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il documento descrive le caratteristiche dei ceppi influenzali in arrivo per la prossima stagione, che come è noto cambiano di anno in anno, fornendo delle soluzioni pratiche sulle possibili azioni da attuare al fine di prevenire e limitare la propagazione del virus.
 
E' necessario ricordare che il Titolo X del D.Lgs 81/2008, relativo all'esposizione ad agenti biologici sul luogo di lavoro, ha previsto una serie di obblighi da parte del Datore di lavoro che vanno dalla valutazione del rischio alla realizzazione di misure tecniche, organizzative, procedurali e igieniche, fino alla formazione e all'informazione dei lavoratori nonché alla sorveglianza sanitaria.
 
Il rischio chiramente è molto diverso nelle differenti realtà aziendali, grandi o piccole, a contatto con il pubblico o meno, e così via, e anche fra le varie mansioni dei lavoratori il rischio può essere differenziato, e quindi andranno applicatele tipologie appropriate di misure di prevenzione e protezione.

Perché è fondamentale affrontare e approfondire questa tematica a cui spesso, specie nel mondo lavorativo non si da la giusta importanza?
Perchè applicando le corrette norme di prevenzione, che spesso sono molto semplici, è possibile contenere moltissimo la diffusione del virus, con evidenti vantaggi per le persone, le aziende, l'intera comunità
 
Di seguito riportiamo un piccolo estratto delle misure da conoscere e intraprendere per abbassare notevolmente il rischio d'infezione:

1.Lavaggio delle mani (in assenza o nell'impossibilità di disporre frequentemente di acqua calda e sapone, è indicato l'uso di appositi gel alcolici)
2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
3. Evitare di recarsi al lavoro con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, oltre che controindicato per il paziente, diffonde il virus a colleghi e persone con cui si entra in contatto (es. clienti, fornitori, ecc.). Consultare il proprio medico di base!
4.Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale (cosa che in molti Paesi viene fatta spontaneamente dalla popolazione, ma non comune in Italia).
 
Per il Datore di Lavoro, suoi Delegati e Dirigenti sarà necessario inoltre, a seconda della valutazione dei rischi, applicare alcune o la totalità delle seguenti misure di prevenzione e protezione:
 
- fornire per tempo ai lavoratori informazioni corrette sulla nuova sindrome influenzale.
- garantire la disponibilità di lavabi con acqua calda e sapone, e/o detergenti liquidi a base di alcol minimo al 60% (ad esempio per il personale che lavora in cassa, maneggia quindi il denaro, veicolo ideale per il virus, e non può certo lavarsi le mani continuamente) e anche di fazzolettini di carta e salviette monouso per tenere sempre pulita la postazione di lavoro (es. banco dove i clienti appoggiano le mani);
- garantire la disponibilità di salviette monouso umidificate nelle aree comuni, quali ad esempio sale di attesa, bar e mense aziendali.
- provvedere all’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi in relazione al rischio espositivo ad agenti biologici in collaborazione col medico competente, prevedendo un protocollo per la gestione dei dipendenti che manifestino sintomi influenzali (es. in caso di pandemia, o per mutata organizzazione del lavoro che prevede maggior contatto con il pubblico);
- individuare col medico competente i dipendenti essenziali al ciclo produttivo da sottoporre a vaccinazione, al fine di garantire servizi pubblici o attività socialmente utili; la vaccinazione è infatti obbligatoria solo nei casi previsti dalla normativa, ma può anche essere offerta gratuitamente dall'azienda a tutti i dipendenti su base volontaria, e somministrata dal medico competente.
 
Scaricate la Guida [PDF Adobe Acrobat - 889.06 KB] del Ministero della Salute in versione integrale
 
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19/09/2014

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