Lavoro in solitudine, rischio per i lavoratori

Guida del SUVA sul lavoro in isolamento

LAVORARE DA SOLI? PUO' RAPPRESENTARE UN RISCHIO

Uno degli aspetti molto importanti che riguarda la salute e la sicurezza dei lavoratori è proprio il lavoro svolto da soli, sopratutto chi per motivi legati alla propria mansione si ritrova a svolgere i propri compiti gran parte della giornata completamente da solo, aumentando cosi fra l'altro la possibilità di complicazioni in caso di infortunio o qualsiasi problema che necessità di tempestivo intervento.

Per cercare di mettere a fuoco alcuni aspetti critici per questi lavoratori particolari, l' Istituto svizzero per gli infortuni sul lavoro, il SUVA, ha realizzato una guida informativa, per fornire un valido supporto da utilizzare per l'approfondimento di questa tematica.Queste situazioni sono in aumento in virtù del fatto che il progresso tecnologico e i progressi della automazione nelle aziende permettono di affidare sempre più il funzionamento delle macchine o impianti ad una sola persona. E' evidente quindi che esistono diverse tipologie di lavoro che possono essere affidate ad una singola persona, e su la quale quindi bisognerà prestare particolare attenzione,

Qual'è il settore più interessato da questo tipo di modalità di lavoro? Il settore terziario, dei servizi, in quanto in molti casi la particolarità del lavoro impone al lavoratore di trascorrere gran parte della giornata in totale solitudine.
I lavoratori più a rischio sono sicuramente quelli che superano abbondantemente la mezza giornata isolati, ma esistono anche sogetti che per l'intero ciclo lavorativo prestano il proprio servizio in orari notturni e in assenza di altre persone, una combinazione di rischi particolamente diffusa quanto potenzialmente pericolosa.

Quali sono i pericoli a cui questi lavoratori possono andare in contro?
Sicuramente uno degli aspetti più importanti legati alla mancanza di colleghi o di persone nelle immediate vicinanze è proprio quello correlato al primo soccorso; per gli infortuni in generale infatti, una delle cose più importanti è proprio legato al tempo d'intervento, la possibilità e la capacità di arrivare tempestivamente dall'infortunato scongiura l'aggravarsi delle condizioni cliniche del lavoratore.
Il lavoratore isolato potrebbe avere persino difficoltà a comunicare la sua necessità di aiuto, oltre che dover attendere l'intervento di soccorritori terzi.

In seconda analisi il fatto di lavorare da soli può generare uno stato di insicurezza e di ansia, quindi di stress, che può aumentare, a secondo del soggetto, la possibilità di infortuni.
Nella scelta e nella disposizione di questi lavoratori, che saranno poi assegnati dal Datore di Lavoro per svolgere le regolari mansioni, un ruolo molto importante ricopre il Medico Competente che deve assolutamente prendere in considerazione questi aspetti svolgendo un'accurata visita medica e analizzando in fase di elaborazione del protocollo gli esami accurati atti a indagare eventuali controindicazioni.
 
Esistono alcune categorie a rischio nello svolgimento del lavoro trattato e sono:
- lavoratori sotto l'effetto di farmaci sedativi o stimolanti
- lavorati che già evidenziano ed espongono la paura di lavorare in posti isolati
- soggetti con problemi legati a capogiri, crisi epilettiche
- persone affette da malattie dell'apparato circolatorio
- persone con una chiara e manifesta dipendenza da alcol e droghe
- lavoratori che soffrono di particolari allergie e che possono in determinati ambienti avere veri e propri shock anafilattici.

Cosa fare e come comportarsi? Come tutti i rischi anche questo deve essere valutato dal Datore di lavoro con particolare attenzione, e dopo averlo ragionevolmente inglobato nella valutazione del rischio bisogna mettere in campo le adeguate misure di prevenzione e protezione che vanno dalla formazione/informazione sul rischio specifico, e come addetti al primo soccorso, al fine di poter meglio riconoscere eventuali sintomi, chiedere tempestivamente aiuto e e in alcuni casi autosoccorrersi, fino all'utilizzo di dispositivi portatili con localizzatore che possono in caso di situazioni di allarme (es. c.d. "uomo a terra") attivare automaticamente i soccorsi scongiurando cosi situazioni molto gravi
 
Per maggiori informazioni scaricate il Testo integrale della Guida [PDF Adobe Acrobat - 459.17 KB] “Lavorare da soli può essere pericoloso", del SUVA
 
Visitate la nostra pagina tematica in materia di sicurezza sul lavoro, in area QSA
02/12/2014

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