ISPRA: nuova nota metodologica sulla classificazione rifiuti HP14

Approccio metodologico valutazione del pericolo ecotossico leghe metalli puri in forma massiva


 L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha predisposto un nuovo studio in relazione alla classificazione dei rifiuti, stilandone il recente documento dal titolo ”Approccio metodologico per la valutazione della caratteristica di pericolo HP14 Ecotossico“.
La nota metodologica ha dunque il fine di dare indicazioni sulla valutazione di pericolo HP14 ecotossico.

L’ISPRA indica nell’elaborato che l’individuazione del codice è stata effettuata sulla base di criteri forniti “dalla decisione 2000/532/CE e richiamati dagli “Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti”, seguendo il seguente ordine di precedenza nel considerare i vari capitoli dell’elenco europeo:
- precedenza 1 – capitoli da 01 a 12 e da 17 a 20, relativi alla fonte generatrice del rifiuto;
- precedenza 2 – capitoli da 13 a 15, relativi al tipo di rifiuto;
- precedenza 3 – capitolo 16, relativo ai rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco.”


Facendo seguito al codice EER si hanno 3 casi specifici:

  1.  rifiuto classificato esclusivamente da codice non pericoloso (un codice non asteriscato dell’elenco europeo, allegato della decisione 2000/532/CE, non accompagnato da corrispondente voce specchio pericolosa) che lo identifica come rifiuto non pericoloso in base all’origine.
  2.  rifiuto classificato esclusivamente da codice pericoloso (un codice asteriscato dell’elenco europeo, allegato della decisione 2000/532/CE, non accompagnato da corrispondente voce specchio pericolosa) che lo identifica come rifiuto pericoloso in base all’origine.
  3.  rifiuto classificato da voci specchio (due o più voci tra loro correlate) con almeno una delle quali pericolosa ed almeno una non pericolosa. Il rifiuto in tal caso viene posto come pericoloso oppure non pericoloso a seconda della presenza di caratteristiche di pericolo o meno.

Nella valutazione delle caratteristiche di pericolo, nella fattispecie pericolo HP14, l’ISPRA ha specificato che “i limiti di concentrazione di cui all'allegato III della direttiva 2008/98/CE non sono applicabili alle leghe di metalli puri in forma massiva (non contaminati da sostanze pericolose). I residui di leghe [che] sono considerati rifiuti pericolosi sono specificamente menzionati nel presente elenco e contrassegnati con un asterisco (*)”.

Viene stabilito che per quanto ne concerne classificazione e acquisizione delle informazioni sulla composizione del rifiuto, il dato che fornisce le più utili indicazioni, per la definizione di valutazione pericolosità dovuta al contenuto di composti pericolosi del metallo in questione, è per l’appunto il quantitativo di una lega di un metallo puro presente in forma massiva all’interno del rifiuto stesso.

All’interno della nota metodologica vi sono dunque criteri e valori limite di valutazione della caratteristica di pericolo, ed i valori di cut‐off contenenti le sostanze ritenute tossiche per l’ambiente acquatico.
A susseguirsi “analisi delle procedure di verifica della caratteristica di pericolo e definizione di un approccio metodologico” che ne riporta esempi pratici; a conclusione il relativo schema decisionale per la valutazione della caratteristica di pericolo stilato in base all’analisi precedentemente riportata.

Vi rimandiamo alla nota metodologica comodamente accessibile dal sito ISPRA alla pagina dedicata all’ “Approccio metodologico per la valutazione della caratteristica di pericolo HP14 ‐ Ecotossico“.

28/08/2018

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