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Calo complessivo delle denunce di infortunio, ma crescono i casi mortali in itinere e le malattie professionali
L’INAIL ha pubblicato i dati provvisori relativi alle denunce di infortunio e malattie professionali presentate nel periodo gennaio-marzo 2025, offrendo un primo quadro dell’andamento della sicurezza sul lavoro nei primi mesi dell’anno.
Se da un lato si registra una diminuzione complessiva degli infortuni denunciati, dall’altro emergono criticità importanti che impongono una riflessione sulle misure preventive, in particolare per quanto riguarda gli incidenti mortali in itinere e le malattie professionali.
Andamento delle denunce di infortunio
Nel primo trimestre del 2025 le denunce di infortunio presentate all’INAIL sono state 142.843, in calo dell’1,6% rispetto alle 145.130 dello stesso periodo del 2024. Si tratta di un segnale positivo, che potrebbe riflettere l’efficacia di alcune politiche di prevenzione e l’aumentata sensibilità delle imprese e dei lavoratori rispetto ai temi della sicurezza.
Tuttavia, lo scenario si fa più preoccupante se si osservano i dati relativi agli infortuni con esito mortale. In questo caso, infatti, l’Istituto ha registrato 210 decessi nei primi tre mesi del 2025, a fronte dei 191 del primo trimestre 2024, segnando un incremento del 9,9%. Un dato che richiede attenzione, soprattutto per le cause che lo generano.
Forte crescita dei casi mortali in itinere
Il dettaglio più allarmante del report riguarda proprio gli incidenti mortali in itinere, ossia quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Sebbene le denunce totali di infortunio in itinere risultino in lieve calo dello 0,6%, i casi con esito mortale sono passati da 39 a 59, con un incremento del 51,3%.
Un dato che accende i riflettori su un fenomeno spesso trascurato, ma che continua a rappresentare un rischio concreto per migliaia di lavoratori. Tra le cause possibili: l’uso di mezzi propri per gli spostamenti, l’orario di lavoro sfalsato, la stanchezza e le condizioni metereologiche o stradali sfavorevoli.
Malattie professionali in aumento costante
Anche sul fronte delle malattie professionali, i dati INAIL segnalano una crescita. Le denunce presentate nei primi tre mesi del 2025 sono state 24.419, con un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si conferma dunque una tendenza già rilevata negli anni precedenti, che evidenzia una maggiore consapevolezza da parte dei lavoratori e dei medici competenti nella rilevazione delle patologie correlate all’attività lavorativa.
Le patologie più frequentemente denunciate riguardano:
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il sistema osteo-muscolare e il tessuto connettivo, spesso legate a mansioni ripetitive o posture scorrette;
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il sistema nervoso, con disturbi da stress lavoro-correlato;
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l’orecchio, in particolare nei settori industriali più esposti al rumore.
Se si confronta l’incidenza degli infortuni in occasione di lavoro ogni 100.000 occupati (escludendo gli studenti), si osserva un calo del 15,3% rispetto a marzo 2019, con un passaggio da 471 a 399 denunce. La riduzione rispetto a marzo 2024 è del 4,4%, confermando una tendenza decrescente sul lungo periodo, seppur accompagnata da nuovi fenomeni di rischio.
Il report INAIL di marzo 2025 evidenzia una realtà complessa. Se il numero totale degli infortuni è in leggero calo, l’aumento dei decessi, soprattutto in itinere, e delle malattie professionali sottolinea la necessità di non abbassare la guardia. Serve rafforzare la prevenzione anche fuori dai luoghi di lavoro, investire nella formazione dei lavoratori, rivedere la gestione degli orari e dei turni e promuovere la cultura della sicurezza in ogni contesto, anche durante gli spostamenti quotidiani.
Clicca qui per consultare i dati direttamente sul sito di Inail
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