Anche se sono molteplici le normative che definiscono e regolano la produzione e la commercializzazione di questo importante DPI, non si può dare per scontato che tutti i caschetti in commercio siano uguali, e dimenticare che la scelta prima e l'acquisto successivamente devono essere fatti in base alla valutazione dei rischi,  ma anche nel rispetto di specifiche e controlli previsti dalle normative standard, evitando perciò di acquistare caschetti privi di omologazioni specifiche e marcatura CE.

La guida emanata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL Milano si sofferma su quelle che sono gli elementi di "disagio" che i lavoratori lamentano, specialmente in determinati comparti, e che li portano a non utilizzare gli appositi elmetti di protezione anche se espressamente previsti dalla valutazione del rischio, ne riportiamo i principali:"fa freddo e ho freddo alla testa", "il casco è scomodo, pesa e provoca prurito", "se mi piego in avanti cade il casco"... Probabilmente alcuni di essi possono essere ridotti o eliminati con relativa facilità, quindi vale sempre la pena di raccogliere le segnalazioni dei lavoratori, anche in assenza di un RLS, per migliorare il confort e la funzionalità dei DPI, o per capire l'esigenza di una maggiore formazione e/o informazione sul loro corretto utilizzo.

Uno dei punti di maggior interesse nel documento per la sensibilizzazione dei lavoratori, è in effetti sicuramente quello che riguarda le "regole d'oro" per un uso corretto del DPI per la protezione del capo.

 

L'opuscolo informativo termina con una frase riflessiva dedicata a tutti i lavoratori:

“Hai mai pensato che un bullone che cade da 5 piani ha lo stesso effetto di un proiettile?”.

 

Per maggiori informazioni scaricate direttamente l'opuscolo [PDF file - 759.2 KB] e visitate la nostra pagina sulla sicurezza sul lavoro, all'interno dell'Area QSA.