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SARS-CoV-2 domande e risposte su vaccini e misure di prevenzione non farmacologiche contro il virus
Il nuovo documento del 13 marzo 2021 "Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19" è stato redatto con il gruppo di lavoro Iss, Ministero della Salute, Inail e Aifa.
Il documento fornisce diverse risposte ai vari quesiti sorti, sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da Coronavirus, con il progredire della campagna vaccinale anti-Covid e dalla comparsa delle varianti virali del virus Sars-CoV-2.
Riportiamo domande e risposte esposte nel documento-guida "Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021":
Misure di prevenzione e controllo Covid non farmacologiche
La circolazione delle varianti Covid comporta una modifica delle misure di prevenzione e protezione non farmacologiche in ambito comunitario e assistenziale? Quali distanziamento interpersonale, mascherine, igiene delle mani.
No, non è indicato modificare le misure di prevenzione e protezione basate su distanziamento interpersonale, uso delle mascherine ed igiene delle mani; al contrario, si ritiene necessaria una applicazione estremamente attenta e rigorosa.
Test diagnostici Covid e varianti del virus
"Per garantire la diagnosi d’infezione sostenuta da varianti virali con mutazioni nella proteina spike, i test diagnostici molecolari real-time PCR devono essere multi-target."
Misure di prevenzione e controllo vaccinazione anti-Covid
I lavoratori vaccinati (operatori sanitari compresi) devono mantenere l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale e dei dispositivi medici, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni sul luogo di lavoro?
Indipendentemente dallo stato di vaccinazione tutti i lavoratori devono continuare ad utilizzare rigorosamente i DPI, i dispositivi medici prescritti, effettuare una corretta igiene delle mani, mantenere il distanziamento fisico interpersonale ed altre precauzioni in atto secondo la valutazione del rischio; oltre ad aderire ad eventuali programmi di screening dell’infezione.
Al di fuori dell’ambiente di lavoro, una persona vaccinata deve continuare a rispettare le misure di prevenzione per la trasmissione del virus Covid? Quali distanziamento interpersonale, mascherine, igiene delle mani.
Una persona che ha effettuateo una o due dosi di vaccinazione anti-covid deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione sopra riportate, in quanto "non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone".
Se una persona vaccinata viene identificata come contatto stretto di un caso positivo Covid deve adottare le misure previste per i contatti stretti?
Secondo quanto definito dalle Circolari del Ministero della Salute, viene considerato contatto stretto anche una persona vaccinata e deve adottare tutte le disposizioni prescritte dalle Autorità sanitarie.
Permane la deroga alla quarantena per il personale sanitario con misure di prevenzione e protezione dell’infezione fino ad eventuale positività ai test di monitoraggio SARS-CoV-2 o alla comparsa di sintomatologia compatibile Covid.
Quali sono i casi da considerarsi come fallimenti vaccinali anti-Covid?
Anche i soggetti vaccinati possono andare incontro a infezione da SARS-CoV-2 poiché nessun vaccino è ad oggi efficace al 100%, inoltre la risposta immunitaria alla vaccinazione può variare da in base al singolo soggetto.
La durata della protezione al virus non è stata ancora definita.
I programmi di screening dell’infezione per gli operatori sanitari, delle strutture residenziali socioassistenziali e sociosanitarie, devono essere modificati dopo la vaccinazione?
Al momento permane inalterata la frequenza dei test dei programmi di screening dell’infezione da SARS-CoV-2 in atto per gli operatori sanitari.
I contatti stretti di un caso positivo Covid-19 quando possono essere vaccinati?
Sulla base di quanto previsto dalle normative ministeriali in atto, i contatti stretti di un caso positivo Covid-19 dovrebbero terminare la quarantena di 10-14 giorni prima di potere essere sottoposti alla vaccinazione anti-Covid.
Maggiori informazioni che ne argomentano le risposte sopra riportate nella guida-documento: Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021 - Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19 .
Nel documento vi sono inoltre ulteriori chiarimenti su anticorpi diretti verso la proteina spike (S) ed eventuale sorveglianza nel tempo nei soggetti vaccinati; vaccinazione anti-covid per soggetti che hanno contratto in precedenza il virus Covid.
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