Faq Dpcm 11 marzo 2020 "Io resto a casa" nuovo Coronavirus

Chiarimenti sui provvedimenti COVID-19 del Governo precisazioni spostamenti consentiti e lavoro smart working

Lavoro agile smart working a casa spostamenti Dpcm 11 marzo 2020 COVID19 io resto a casa Pubblicate dal Governo le risposte alle domande frequenti poste sull'ultimo Dpcm, dell'11 marzo 2020, definito:"io resto a casa".

Le ultime faq del Governo, per il contenimento del nuovo coronavirus COVID-19 sull'intero tettitorio italiano, sono incentrate su macro argomenti.

Nella fattispecie si vogliono precisare i chiarimenti sugli spostamenti in termini di “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”, o sulla presenza di eventuali divieti per uscire di casa.

Il Governo precisa che si deve evitare di uscire di casa.
E' consentito uscire dalla propria dimora solo, come da disposizione del DPCM dell’8 marzo 2020, per motivi di salute, recarsi a lavoro o per necessità come l’acquisto dei beni necessari.

Per ogni uscita si deve essere in grado di provare che ci si reca all'esterno della propria abitazione per i casi consentiti, questo avviene mediante autodichiarazione veritiera che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. Le autodichiarazioni saranno oggetto di controlli successivi, prestare dunque molta attenzione alla non veridicità di quanto si attesta, il che costituisce reato.

E' stato inoltre precisato che i divieti e le raccomandazioni sono validi anche per gli spostamenti all’interno della propria città.

Si ricorda che ogni comune ha poi predisposto le proprie raccomandazioni ed i propri divieti, sia in termini di spostamenti che per le altre situazioni, che valgono sul territorio di propria competenza.
A tal proposito vi invitiamo alla consultazione del sito comunale sulle disposizioni della propria area di riferimento.

Ovviamente chi è sottoposto alla misura della quarantena ha “divieto assoluto” di uscire da casa.
Tra le limitazioni negli spostamenti per chi presenta sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 si raccomanda fortemente di rimanere a casa e di contattare il proprio medico; limitando allo stretto necessario il contatto con altri soggetti.

Recarsi al di fuori della propria casa, per quanto ne concerne gli spostamenti, che è possibile per:

  • L’attività motoria all’aperto, che rimane consentita salvo in gruppo in quanto restano sempre vietati gli assembramenti. Attività che può essere svolta anche nei giardini pubblici, che rimangono aperti a tal proposito.
  • Usare la bicicletta per raggiungere il luogo di residenza o la sede di lavoro; anche per recarsi presso i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria.
  • L'uscita è consentita per acquistare prodotti rientranti nelle categorie previste dal dpcm 11 marzo 2020, Allegati 1 e 2.
  • Per assistere i propri cari anziani non autosufficienti è possibile recarsi presso il loro domicilio, ricordando che gli anziani sono compresi tra le fasce più vulnerabili.
  • La possibilità di spostarsi per raggiungere i figli minorenni, se in situazioni di separazione o divorzio, recandosi presso l’altro genitore o affidatario; anche per condurli presso la propria dimora.
  • Seguendo le normali regole in vigore già nel proprio Comun si può uscire per buttare la spazzatura.
  • L'uscita per le esigenze fisiologiche dell'animale domestico, senza assembramenti e con distanza di almeno un metro da altre persone. Gli stessi animali possono essere portati dai veterinari per esigenze urgenti e solo su prenotazione con appuntamenti (controlli di routine rinviati).

Tra le Faq esposte, a seguito del Dpcm 11 marzo 2020, sulle misure di contenimento del nuovo Coronavirus 2019-nCoV viene riportata la categoria Lavoro.
Dove sono trattate le domande e risposte frequenti per le disposizioni in merito alle attività di smart working:

  • Il “lavoro agile” o lavoro a distanza, in misura temporanea, può essere applicato dal datore di lavoro pubblico o privato a tutti i lavoratori senza limiti.
  • Svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, quale applicazione delle misure straordinarie disposte dal DPCM 11 marzo 2020, è previsto fino al 25 marzo 2020.
  • Il datore di lavoro, pubblico o privato, non è tenuto a fornire a tutti i lavoratori la strumentazione necessaria a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile; ove il datore di lavoro è impossibilitato il lavoratore può usare dei propri supporti informatici per svolgere la prestazione lavorativa in smart working.
  • Il datore di lavoro è tenuto ad adottare ogni misura organizzativa e gestionale per assicurarne lo svolgimento delle prestazioni lavorative come fossero svolte in situazione ordinaria.
  • E' competenza del datore di lavoro individuare le modalità organizzative di smart working estendendo questa modalità di lavoro agile al maggior numero di dipendenti in organico. Il dipendente per suo conto potrà presentare un’istanza, accolta sulla base delle modalità organizzative previste.

"Salvo eventuali attività indifferibili da rendere in presenza, il datore di lavoro privato può programmare l’utilizzo delle ferie riferite all’anno precedente entro il termine di godimento o di utilizzo stabilito dalla contrattazione collettiva."
Per le prestazioni lavorative che non sono possibili in smart working e che non rientrano tra le prestazioni essenziali, nell’ipotesi in cui tali non vi siano ferie maturate, congedi o altri analoghi istituti previsti dai rispettivi ordinamenti; "e non vi siano altre prestazioni che tali lavoratori possano svolgere in modalità di lavoro agile, i periodi di assenza di tali dipendenti, conseguenti ai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge analogamente a quanto previsto dall’art. 19, comma terzo, del DL n. 9 del 2020. L’Amministrazione non corrisponde in tali casi l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista."

Attività edili ed artigianali, urgenti di riparazione nella casa in cui si dimora, non sono sospese dal DPCM dell’11 marzo 2020. E' consentito svolgerle se sono indispensabili e non prorogabili.

Per ulteriori faq esposte dal Governo vi rimandiamo alla sezione dedicata: "Decreto #IoRestoaCasa, domande frequenti sulle misure adottate dal Governo" .

Leggi la nostra news più recente riguardo il DPCM del 22 marzo 2020 n. 6 con l'elenco aggiornato delle attività che possono rimanere aperte e quelle che devono chiudere.

Il 25 marzo 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto Legge n. 19, visiona la nostra news dedicata per consultare i nuovi 6 articoli atti a limitare i contagi Covid-19 in Italia.

13/03/2020

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