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Il decreto introduce obblighi vincolanti di prevenzione, controlli rafforzati e criteri più severi per la sicurezza idrica
Dal 19 luglio 2025 è in vigore il Decreto Legislativo 19 giugno 2025, n. 102, che modifica e integra il D.Lgs. 18/2023 in materia di acque destinate al consumo umano. Il provvedimento recepisce in modo completo la direttiva europea 2020/2184 e rappresenta un passo decisivo nella gestione della sicurezza idrica.
Tra gli aspetti più rilevanti, l’introduzione di obblighi vincolanti per la prevenzione della Legionella, accanto a nuove misure per il controllo dei materiali e la riduzione dei contaminanti emergenti.
Il decreto segna un cambiamento sostanziale nella gestione del rischio Legionella. Le Linee guida nazionali del 2015, che fino ad oggi avevano carattere meramente raccomandatorio, diventano ora vincolanti per tutte le strutture considerate a rischio, come ospedali, scuole, RSA, impianti sportivi e strutture ricettive.
In concreto, le organizzazioni dovranno:
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adottare un protocollo obbligatorio di prevenzione;
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effettuare monitoraggi microbiologici periodici sui punti critici delle reti idriche interne;
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aggiornare regolarmente la valutazione del rischio;
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attuare misure correttive immediate in caso di presenza del batterio.
Queste disposizioni mirano a ridurre il rischio di focolai, imponendo un approccio sistematico e documentato che deve essere dimostrato attraverso registrazioni e protocolli scritti.
Rafforzamento dei controlli sulla qualità dell’acqua
Oltre alla Legionella, il decreto introduce valori limite più severi per numerosi contaminanti emergenti, tra cui i PFAS e il TFA (trifluoroacetato). L’obiettivo è ridurre la presenza di sostanze potenzialmente pericolose, garantendo una qualità dell’acqua conforme ai più alti standard europei.
È inoltre istituito il sistema ReMaF (Reagenti, Materiali, Filtranti e dispositivi), che disciplina l’autorizzazione e la conformità dei materiali a contatto con l’acqua potabile. Tubi, rubinetti, guarnizioni e altri componenti dovranno essere conformi agli elenchi positivi europei, con marcature armonizzate e requisiti tecnici che escludano:
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alterazioni di colore, odore e sapore;
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rilascio di contaminanti;
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proliferazione microbica.
Nuovi obblighi per gestori e strutture
Il decreto chiarisce e rafforza i compiti dei vari soggetti coinvolti:
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i gestori idro-potabili sono obbligati a garantire la conformità dei materiali e ad aggiornare i Piani di Sicurezza dell’Acqua, introducendo controlli aggiuntivi e valutazioni del rischio più dettagliate;
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le autorità sanitarie intensificheranno le attività di vigilanza e dovranno coordinare i flussi informativi attraverso sistemi digitali dedicati;
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i produttori di materiali e dispositivi avranno l’obbligo di adeguarsi ai nuovi criteri tecnici, fornendo dichiarazioni e certificazioni di conformità;
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le strutture sanitarie, scolastiche e ricettive dovranno attuare programmi di monitoraggio e dimostrare il rispetto delle misure preventive contro la Legionella e gli altri rischi microbiologici.
Tempistiche e regime transitorio
Il decreto è entrato in vigore il 19 luglio 2025, ma alcune disposizioni prevedono periodi transitori. Questo consente a imprese e amministrazioni di adeguarsi gradualmente, evitando interruzioni nei servizi e garantendo uniformità di applicazione su tutto il territorio nazionale.
Le norme sulla Legionella, tuttavia, assumono immediata rilevanza: le strutture a rischio devono già avviare i protocolli obbligatori, mentre per i materiali e i dispositivi a contatto con l’acqua sono previsti margini temporali per la piena conformità.
Implicazioni pratiche
Il D.Lgs. 102/2025 ha ricadute dirette su numerosi settori:
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Imprese e gestori idrici: devono predisporre procedure documentate, controlli e piani di sicurezza aggiornati, con particolare attenzione alla tracciabilità delle azioni intraprese.
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Strutture sanitarie e scolastiche: obbligo di effettuare campionamenti e analisi regolari, mantenendo registri aggiornati da esibire in caso di ispezione.
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Produttori di materiali: necessità di adeguarsi agli standard europei, avviando processi di certificazione e ottenendo le autorizzazioni previste dal sistema ReMaF.
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Consulenti e professionisti: opportunità di supportare le organizzazioni nella gestione della documentazione, nella formazione del personale e nell’applicazione delle nuove procedure di prevenzione.
Il nuovo decreto legislativo sulla qualità dell’acqua potabile segna un’evoluzione importante nella normativa italiana. La Legionella non è più un rischio da gestire facoltativamente: le misure di prevenzione diventano obbligatorie, con controlli serrati e responsabilità chiaramente definite. Parallelamente, la regolamentazione dei contaminanti emergenti e dei materiali a contatto con l’acqua rafforza la protezione della salute pubblica e garantisce standard elevati di sicurezza.
Per gestori, strutture pubbliche e private, produttori e consulenti, la priorità è avviare da subito un percorso di adeguamento organizzativo e tecnico, così da arrivare pronti alle scadenze e assicurare la fornitura di acqua sicura e controllata in ogni contesto.
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