Conversione in legge del DL 159/2025: cosa cambia davvero per la salute e sicurezza sul lavoro

Più controlli, più strumenti digitali e più responsabilità: il quadro diventa più “serio”, soprattutto nei cantieri

Conversione in legge del DL 159/2025: cosa cambia davvero per la salute e sicurezza sul lavoro

È arrivato il via libera definitivo alla conversione in legge del DL 159/2025, il decreto che interviene in modo significativo sulla salute e sicurezza sul lavoro e, in parte, su aspetti collegati alla protezione civile. Con la conversione, il testo non è più un provvedimento “in corsa”, ma diventa un impianto stabile che entra a pieno titolo nei processi organizzativi delle aziende.

Il messaggio che emerge è piuttosto chiaro: il legislatore punta su tre direttrici principali – prevenzione, rafforzamento della vigilanza e digitalizzazione – con l’obiettivo di rendere più tracciabili persone, imprese e requisiti. Non solo più sanzioni, quindi, ma un sistema che rende più difficile muoversi in aree grigie o affidarsi a prassi tollerate nel tempo.

Per molte organizzazioni l’impatto non sarà legato a un singolo nuovo obbligo, ma all’effetto combinato delle misure introdotte e rafforzate in sede di conversione: più controlli mirati, più dati da gestire correttamente, maggiore attenzione alla gestione di appalti e subappalti e una responsabilità più evidente lungo tutta la filiera.

Badge digitale nei cantieri: più tracciabilità e meno improvvisazione

Tra le novità più concrete confermate e rafforzate con la legge di conversione figura il badge digitale di cantiere. Lo strumento punta a rendere più solida l’identificazione dei lavoratori e più trasparente la gestione delle presenze, collegando le informazioni essenziali del lavoratore e dell’impresa di appartenenza.

L’obiettivo è ridurre situazioni in cui non risulta chiaro chi stia operando realmente in cantiere, con quali requisiti e con quale livello di formazione obbligatoria. In contesti caratterizzati da elevata rotazione di manodopera, subappalti e ingressi temporanei, il badge digitale rappresenta un passaggio rilevante verso una gestione più controllata e verificabile.

Patente a crediti: il comportamento in materia di sicurezza incide sulla continuità operativa

La patente a crediti per imprese e lavoratori autonomi nei cantieri viene confermata e resa più incisiva. In fase di conversione sono stati rafforzati i meccanismi di decurtazione dei crediti in presenza di violazioni gravi, rendendo il sistema più rapido e meno formale.

La sicurezza, in questo quadro, non resta un adempimento separato, ma diventa un elemento che incide direttamente sulla possibilità di operare. Per le imprese strutturate e organizzate questo significa dover presidiare meglio i processi; per chi lavora senza procedure solide o senza controllo sulla filiera, il rischio di blocchi operativi e difficoltà aumenta in modo sensibile.

Vigilanza rafforzata e controlli mirati su appalti e subappalti

Un altro aspetto centrale riguarda il rafforzamento della vigilanza. La legge di conversione orienta l’attività ispettiva verso i contesti più critici: appalti complessi, subappalti, cantieri con più imprese coinvolte e attività ad alto rischio.

Il cambio di approccio è evidente: non basta più “avere i documenti in ordine”. Diventa fondamentale dimostrare l’effettiva applicazione delle misure di prevenzione, la corretta gestione dei ruoli, il coordinamento tra le imprese e la reale efficacia delle procedure adottate.

Formazione e RLS: più qualità e meno formalismi

La formazione in materia di salute e sicurezza resta uno dei pilastri del provvedimento. La conversione rafforza l’attenzione sulla qualità dei percorsi formativi, spingendo verso modalità più efficaci e meno puramente teoriche, anche attraverso strumenti digitali e soluzioni innovative.

Viene ribadito il ruolo centrale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), con particolare attenzione alle micro e piccole imprese, dove spesso manca un presidio interno strutturato. L’obiettivo è rendere la formazione uno strumento realmente utile nella gestione quotidiana dei rischi.

Un aspetto chiarito in sede di conversione riguarda anche i termini per il completamento della formazione. Il riferimento ai 30 giorni non ha carattere generalizzato, ma si applica a specifici settori e contesti operativi, in particolare nei cantieri e nelle attività caratterizzate da elevato rischio o da frequenti ingressi di personale.

Il termine è collegato all’avvio dell’attività lavorativa o all’ingresso in cantiere e mira a garantire che la formazione obbligatoria venga completata in tempi certi, senza tuttavia introdurre un obbligo indistinto valido per tutte le realtà e per ogni tipologia formativa.

Sorveglianza sanitaria e promozione della salute

La legge interviene anche sulla sorveglianza sanitaria, rafforzando l’integrazione tra tutela della salute e prevenzione dei rischi. Viene valorizzato il ruolo del medico competente non solo in chiave di controllo, ma anche di promozione della salute e prevenzione attiva.

Particolare attenzione è riservata ai controlli legati a condizioni che possono aumentare il rischio in determinate mansioni, come l’assunzione di alcol o sostanze, e alla coerenza tra sorveglianza sanitaria, DVR e organizzazione del lavoro.

Near miss, DPI e tutela nei percorsi formativi

Tra le novità introdotte in fase di conversione rientra anche una maggiore attenzione all’analisi dei near miss, i mancati infortuni, considerati strumenti fondamentali per rafforzare la prevenzione prima che si verifichino eventi gravi.

Il testo aggiorna inoltre alcuni aspetti tecnici relativi ai DPI e alle protezioni contro le cadute dall’alto, oltre a rafforzare le tutele per studenti e partecipanti ai percorsi di formazione e alternanza, riconoscendo la specificità delle attività svolte.

Cosa significa, in pratica, per aziende e professionisti

Con la conversione in legge del DL 159/2025, il quadro normativo diventa più chiaro ma anche più esigente. Alcune misure richiederanno tempi di attuazione e indicazioni operative, ma il segnale è evidente: conviene muoversi per tempo.

Per datori di lavoro, RSPP, consulenti e figure HSE, la priorità è evitare un approccio puramente formale. Sarà decisivo verificare come cambiano gli obblighi nei cantieri, come gestire correttamente badge digitale e patente a crediti, e come presidiare in modo efficace la filiera degli appalti.

In sintesi, chi dispone già di un sistema di gestione solido dovrà aggiornarlo e rifinire i dettagli. Chi invece lavora ancora “a vista” rischia di trovarsi in difficoltà molto più rapidamente di prima.

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18/12/2025

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