Interferenza nei cantieri temporanei e mobili, chiarimenti sul Decreto interministeriale 22/07/2014, pubblicato un documento di Assomusica, redatto in collaborazione con l'ASL di Milano.

 

In riferimento anche alla nostra precedente news pubblicata l'8/01/2015, segnaliamo questo aggiornamento su una tematica cosi importante come quella dei cantieri temporanei e mobili che vengono allestiti per la realizzazione di spettacoli.

A fornire quest'importante contributo, incentrato sulla gestione delle interferenze è proprio l'Associazione Italiana Organizzatori e Produttori di Musica dal vivo, meglio conosciuta come Assomusica, in collaborazione con l'ASL Milano.

 

A destare particolare preoccupazione all'interno dei cantieri succitati è proprio la gestione dell'interferenza che si può generare con la particolare pericolosità dettata dal tipo di lavoro, dall'attrezzatura utilizzata dagli operai che si ritrovano a dover realizzare o meglio allestire palchi di grosse dimensioni in orari notturni e con il cronometro a fare da padrone.

Diviene quindi estremamente importante da parte dei datori di lavoro rispondere nel miglior modo possibile all'art. 26 del D.Lgs 81/08 per valutare le interferenze e gestire nel miglior al meglio i rischi che ne derivano. L'interferenza si manifesta dalla compresenza di lavoratori che utilizzano attrezzature e procedure operative diverse. Ovviamente il fine unico di una corretta gestione interferenziale cosi come sottolineato dalla normativa è proprio l'abbassamento degli infortuni che in tale settore risultano essere non solo in aumento ma con conseguenze spesso letali.

 

Veniamo dunque al chiarimento. Spesso viene trascurato da parte delle imprese committenti un concetto molto importante, nella scelta delle ditte appaltatrici, il primo requisito ritenuto indispensabile è proprio quello che riguarda l'accertamento delle capacità tecnico professionali. Non è possibile acconsentire che determinati lavori, specie se si tratta di lavori in quota, siano affidati a personale che non abbia effettuato la sorveglianza sanitaria, o ancor peggio non abbia nemmeno svolto gli appositi corsi di formazione e informazione.

Spetta al Datore di Lavoro richiedere il rispetto dei requisiti professionali e spetta proprio al committente verificarli ancor prima dell'ingresso nei luoghi di lavoro.

Un altro punto fondamentale che viene chiarito e che troppo spesso si tende ad omettere, riguarda la riunione preventiva da svolgere prima dell'inizio dei lavori, con attestazione di avvenuto incontro mediante verbale firmato dalle parti chiamate in causa.

E' impossibile realizzare una buona coordinazione se non vengono discussi preventivamente i punti più importanti, come orari di lavoro, attrezzature e indicazioni delle possibili interferenze, incompatibilità eventuali.

 

Un'altra delucidazione importante che ci viene fornita dal documento è proprio quella che riguarda la redazione del DUVRI (Documento unico valutazione dei rischi interferenti). La sua stesura deve essere affidata a personale esperto, formato e informato con comprovata esperienza nella gestione degli appalti. Chiaramente il Datore di Lavoro non può esimersi dalla sua responsabilità che riguarda nel caso specifico proprio la vigilanza sul delegato e sulle sue competenze.

Gestire l'interferenza non è mai semplice, prestare attenzione ai lavori, scegliere laddove possibile personale esperto e qualificato, favorire il suo inserimento all'interno di cantieri siano essi temporanei, mobili o fissi, perseverare nelle importanti campagne di formazione e informazione, adeguate e studiate in base alle specifiche esigenze di ogni azienda (come corsi sui DPI di 3° categoria anticaduta, svolgimento dei corsi 81/08 distinti in parte generale e specifica si veda Accordo Stato Regioni del 2011) può far guadagnare la cosa più importante di tutte: la Salute.

 

Per maggiori informazioni scaricate il testo integrale del documento Assomusica

 

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