Campi elettromagnetici linee guida Dir. 2013/35

In vigore dal 1/7/2016 la nuova direttiva Europea

nuova direttiva campi elettromagneticiPer aiutare i Datori di Lavoro delle imprese esposte a questo rischio di natura fisica, la Commissione Europea ha elaborato e divulgato una guida contenente le buone prassi che introduce alla nuova Direttiva 2013/35 sui campi elettromagnetici dell'Unione Europea, che dovrà essere recepita dal nostro Paese entro il 1/7/2016.
 
La guida favorisce una migliore interpretazione del rischio dovuta all'esposizione ai campi elettromagnetici, che sono definiti dalla Comunità Scientifica pericolosi per l'uomo se superano i valori limite di 0,07 Vm-1. Tale valore è presente già nella nuova Direttiva e sarà applicata in Italia proprio a partire dal prossimo mese.
Si precisa che i criteri per la valutazione del rischio rimarranno i medesimi, definiti già dal documento Coordinamento Tecnico Regioni – Ispesl e del Decreto legislativo 81/08 al titolo VIII basati sullo standard EN 50499.
 
All'interno della guida è possibile trovare le principali misure tecniche e organizzative da mettere in campo e un'ampia parte dedicata alla protezione dei lavoratori esposti con la possibilità di scegliere correttamente i dispositivi di protezione individuale se non applicabile la protezione collettiva.
 
Una misura organizzativa di importante significato, sottolinea la guida, riguarda proprio le procedure scritte che devono essere presenti e integrate nel documento di valutazione del rischio cosi che tutti i soggetti aziendali sappiamo come bisogna procedere in presenza di campo elettromagnetico.
Cosa inserire nelle procedure su menzionate?
- come prima cosa i luoghi con la presenza del campo elettromagnetico e la descrizione dell'eventuale limitazione da mettere in atto al loro interno
- informazioni per l'accesso in sicurezza
- le disposizioni di emergenza da seguire
- il personale responsabile dell'area oggetto di lavori
- il nome e il cognome del personale autorizzato all'accesso
- i gruppi di lavoratori esclusi a tali aree (lavoratori a rischio) e infine la formazione specifica dei lavoratori.
 
L'elaborato si sofferma poi sull'importanza di adottare procedure adeguate al tipo di lavoro da realizzare, partendo dalla più semplice ma spesso trascurata, riducendo al minimo il campo magnetico o riducendo al minimo l'esposizione del lavoratore.
Nella parte dedicata alle buone prassi è possibile comprendere ad esempio come il semplice allontanamento dai cavi dal corpo del lavoratore permette di abbassare notevolmente l'esposizione ritenuta pericolosa sopra i valori definiti. Una sessione è dedicata alla manutenzione delle apparecchiature che generano campi elettromagneti, sottolineando che proprio la regolare attività di verifica di funzionamento contemporaneamente alla manutenzione programmata o straordinaria, sono requisiti indispensabili per tenere costantemente sotto controllo l'inquinamento elettromagnetico.
 
Per approfondimenti sono disponibili tre documenti, la guida per le PMI, la guida pratica, e un terzo volume riportante casi pratici, tutti in lingua italiana. I documenti sono scaricabili da questa pagina
 
Visita la nostra pagina sulla sulla Sicurezza sul Lavoro in area QSA.

01/06/2016

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