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FEB
News GMT Consulting
Le fibre di amianto pericolose anche se ingerite
Pubblicato uno
studio dall'Associazione
Orfeonica di Bologna sulle tubature realizzate in amianto, che evidenza la diffusione di questo materiale pericoloso nelle tubature cittadine per la distribuzione dell'acqua.
Siamo
abituati a pensare che l'amianto, ormai noto a tutti per le
conseguenze letali che ha avuto su molti lavoratori professionalmente
esposti in passato, fosse un pericolo serio e concreto soltanto se inalato, e quindi per le alte e le basse vie respiratorie. In realtà non è così.
L'elemento
naturale incriminato utilizzato un po' in tutti i settori per i suoi
mille impieghi e per il basso costo, è stato bandito con divieto di
lavorazione e trasporto nel 1992. Allo stato attuale però è ancora
moltissimo l'amianto contenuto e inglobato nel cemento per la
realizzazione di opere edili. Al fine di evitare preoccupazioni
inutili, va sottolineato che se il materiale contente amianto è in
buono stato di conservazione, (è necessario avvalersi sempre di personale
qualificato per tale valutazione), quindi non è friabile e non
sono presenti fori o altre lesioni causate dall'esposizione nel tempo ad agenti
atmosferici o meccanici, può ragionevolmente essere lasciato al proprio posto senza rischi, ma va ovviamente monitorato. Esiste infatti una specifica normativa in materia, che obbliga tutte le aziende dove il materiale è presente, a nominare un "responsabile dell'amianto", con compiti appunto di monitoraggio, sorveglianza, supervisione.
Il Ministero della Salute insieme alle Amministrazioni locali,
avvalendosi di figure autorevoli in materia, ha predisposto diversi
piani di bonifica che sono tutt'ora in stato di avanzamento, anche se
con irragionevole lentezza, ai fini di diminuire gli effetti
dell'elemento killer presente in molti siti del nostro territorio.
E' comune pensare che l'amianto sia pericoloso soltanto se in
polvere (stato friabile) e se inalato, infatti moltissimi sono stati
i casi in cui l'estrema conseguenza della cicatrizzazione della fibra
sulla base del polmone, ha portato il mesotelioma della pleura.
L'aspetto relativamente nuovo e spesso trascurato
è proprio quello legato al fatto che esistono diverse prove
scientifiche che evidenziano come il materiale può colpire in modi
diversi, quindi non solo attaccando esclusivamente la pleura ma l'amianto è pericoloso anche per faringe e stomaco.
E'
banale pensare che il problema si amplifica e si sposta non
solo sui nostri tetti ma anche su moltissime tubature, specialmente
se di vecchia costruzione e se con fibra incriminata presente. La
possibilità che le fibre siano ingerite insieme all'acqua diventa un
fattore non più trascurabile ma di primaria importanza. Uno
studio condotto dall'Associazione Orfeonica di Bologna realizzato
proprio nel capoluogo Emiliano ha dimostrato come 1800 km di tubature
utilizzate per il trasporto dell'acqua sia realizzato proprio in cemento-amianto.
E'
importante comunque non creare allarmismi ma innalzare il livello di
attenzione affinché vengono predisposti ed eseguiti piani di
bonifica per tutti quei siti contaminati che presentano un evidente
stato di usura.
A confermare la concretezza del pericolo per la salute dell'amianto ingerito, esistono degli studi realizzati dallo IARC (International Agercy for Research on Cancer) su cavie da laboratorio, che evidenziano come l'ingestione del minerale sia pericolosa almeno quanto l'inalazione dell'amianto stesso.
Diventa
indispensabile quindi verificare e monitorare nel tempo lo stato di conservazione del materiale, e provvedere progressivamente
laddove necessario alla sostituzione dello stesso, ai fini di aumentare
sempre di più la sicurezza e la salute non solo dei lavoratori ma di
tutte le famiglie.
La nostra pagina in materia di sicurezza e salute sul lavoro, in Area QSA
12/02/2015
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