Allergeni alimentari: aggiornate le linee guida di FAO e WHO

Il Panel di riferimento ha revisionato elenco allergeni prioritari e nuovi livelli di soglia (RFD)

Allergeni alimentari: aggiornate le linee guida di FAO e WHOLa Commissione del Codex Alimentarius (CAC) già dal 1993 tiene in forte considerazione gli allergeni presenti nei prodotti alimentari, e nel 1995 ha organizzato una consultazione tecnica scientifica col fine di individuare gli alimenti che causano allergie.

I Big 8 che è il nome con cui sono conosciuti gli allergeni responsabili della maggior parte delle reazioni allergiche, sono tutti i cereali che contengono glutine (frumento, segale, orzo, avena, farro o loro ibridati), crostacei e affini, uova e affini, prodotti ittici, arachidi e soia, latte e derivati, frutta a guscio e prodotti a basa di questi, solfito in concentrazioni pari o superiori a 10 mg/kg.

Successivamente nel 1999 dopo la consultazione tecnica scientifica di FAO, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha convocato un Panel specifico per gli allergeni al fine di elaborare le raccomandazioni necessarie da aggiungere all'interno della lista del Codex Committee on Food Labelling.

Individuare gli allergeni negli alimenti confezionati e non, è di assoluta importanza per gli individui allergici al fine che essi non abbiano una reazione avversa che può portare anche a complicanze gravissime.
Anche se la ricerca scientifica ha mostrato risultati soddisfacenti al fine di evitare situazioni allergiche, l'unica strada da dover proseguire è quella di evitare il cibo allergizzante per tutti coloro che sono sensibili agli allergeni.

Allergeni alimentari: novità su elenco allergeni e livelli di soglia

La Task 1 che si occupa di revisione e convalida dell'elenco degli allergeni definiti "prioritari" del Codex Alimentarius, tramite la valutazione del rischio, ha definito il nuovo elenco aggiornato come segue:

  • cereali contenenti glutine;
  • crostacei e relativi prodotti;
  • uova e ovoprodotti;
  • pesce e prodotti ittici;
  • latte e derivati (compreso il lattosio);
  • arachidi;
  • sesamo;
  • frutta a guscio (mandorle, anacardi, nocciole, noci pecan, pistacchi e noci).

Il Comitato di Esperti ha valutato anche senape, soia, lupino, noce brasiliana, kiwi, pino noci, molluschi, cocco, castagne, sedano, macadamia e grano saraceno, ma ha deciso di non includerli nell'elenco di priorità globale.

Per visionare tutte le conclusioni del Panel consultare il documento pubblicato il 29 marzo 2022 da qui.

La Task 2 ha avuto come obiettivo la revisione dei livelli di soglia negli alimenti per gli allergeni prioritari, la conoscenza dei limiti è requisito fondamentale per la valutazione del rischio da allergeni.

Dopo un'ampia discussione, il comitato di esperti ha raggiunto un consenso sul riferimento delle dosi (RfD) per gli alimenti allergenici prioritari, riportato come segue:

  • 1.0 RFD raccomandato per mg di proteine totali dalla fonte allergenica per noce pecan, anacardi, pistacchio, mandorle e latte;
  • 2.0 RFD raccomandato per mg di proteine totali dalla fonte allergenica per arachidi, uova, sesamo, nocciole;
  • 3.0 RFD raccomandato per mg di proteine totali dalla fonte allergenica per il grano;
  • 5.0 RFD raccomandato per mg di proteine totali dalla fonte allergenica per il pesce;
  • 200 RFD raccomandato per mg di proteine totali dalla fonte allergenica per i crostacei.

All'interno di questo documento del FAO, al capitolo 10, sono disponibili migliori approfondimenti. Clicca qui per accedere.

Per consultare il documento direttamente dal sito Fao e visionare tutte le specifiche, accedere da questo link.

11/01/2023

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