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Garante privacy relazione annuale 2019 dati personali protezione  Il Garante Privacy per la protezione dei dati personali ha presentato in data odierna, 23 giugno 2020, la Relazione sulle attività annuali svolte nell’anno precedente.

La Relazione espone i fronti sui quali l'Autorità di protezione dei dati personali è stata impegnata per l’anno 2019 e nei primi mesi anno 2020.

Nel 2019 il Collegio dell'Autorità si è soffermato sulla necessità di assicurare i diritti delle persone focalizzandosi altresì su un corretto trattamento dei dati, nel particolare sui dati in ambito salute.
A tal proposito, ed in relazione alla situazione pandemica Covid, l'Autorità per la privacy ha fornito i propri pareri ed indicato misure di garanzia sull’applicazione “Immuni”, raccolta dati sanitari (di dipendenti e clienti), test sierologici, ricetta elettronica, sperimentazione clinica e ricerca medica; oltre al processo penale - amministrativo da remoto ed ai sistemi di didattica a distanza.

Tra gli interventi rilevanti che il Garante Privacy ha intrapreso nell’anno precedente segnaliamo le novità introdotte dal GDPR Regolamento Ue e della legislazione in materia privacy in relazione alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale :

  • big data e intelligenza artificiale;
  • dati biometrici;
  • forme di controllo e sorveglianza;
  • implicazioni etiche tecnologiche;
  • problematiche degli algoritmi, sicurezza dei sistemi e protezione spazio cibernetico,
  • monetizzazione informazioni personali;
  • fake news;
  • IoT.


Per il settore lavoro il Garante della Privacy ha definito le garanzie per la raccolta delle impronte digitali dei dipendenti pubblici per la lotta all'assenteismo ed ha fissato regole per l'uso delle nuove tecnologie, focalizzandosi sul controllo dei lavoratori e della gestione delle email.

In relazione alla tutela dei consumatori sono state poste nuove regole per i consumatori censiti nei sistemi di informazione creditizia in risposta alle sfide di digital economy e sull’imposizione di trasparenza sul funzionamento degli algoritmi.
Il Garante Privacy è inoltre intervenuto verso il telemarketing aggressivo con cospicue sanzioni ad operatori che hanno utilizzato i dati degli abbonati senza il loro consenso.

Per il settore sanità il Garante ha fornito chiarimenti specifici ai soggetti di settore: medici, asl, cittadini e realtà private; su novità introdotte dal Regolamento Ue e normativa nazionale.

In merito alla cybersecurity e la scarsa attenzione alle misure di sicurezza di imprese, pubbliche amministrazioni e piattaforme on line, si riporta che il numero dei data breach notificati nel 2019 al Garante da parte di soggetti pubblici e privati è pari a 1443.

Si rimanda alla diretta del Garante Privacy di Martedì 23 Giugno 2020 ore 15:00 “Relazione Garante dati personali”.

Sezione Attività e Documenti, Relazioni Annuali Garante Privacy.

23/06/2020

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